CAGLIARI. Sono passati otto anni da quando l’Hotel Mediterraneo, in piazza dei Centomila, tra il porto e la Basilica di Bonaria, ha chiuso i battenti. Ora è un rudere, in un'area con vincolo paesaggistico.
A nulla sono servite le numerose interrogazioni e comunicati da parte di diverse forze forze politiche, centrodestra e centrosinistra. L’ultima concessione edilizia è scaduta nel 2020. E nulla si sa da allora.
Quella che era una storica e pregiata struttura ricettiva di Cagliari è stata trasformata in un cantiere fantasma. Accanto ne è nato un altro di cantiere, ma nulla ha a che fare con l’hotel, è quello di Abbanoa in vista del passaggio della metro. La proprietà dell’ex struttura ricettiva sembra scomparsa, tra beghe giudiziarie interne e ipotesi di sanzioni legate all'invasione della Crimea da parte della Russia, paese di provenienza dei fondi per il recupero. “È un cantiere che non riesce a sbloccarsi”, spiega l’assessore all’Urbanistica Giorgio Angius, “qualsiasi progetto che la società dovesse avere dovrà essere ripresentato essendo scadute le concessioni edilizie nel 2020. Speriamo che non ci siano delle condizioni avverse derivanti dal fatto che la proprietà è russa ed è possibile quindi che ci possano essere delle ricadute e delle sanzioni dato che la società è russa e questo potrebbe essere un ulteriore problema, ci auguriamo che non sia così”.
La consigliera di minoranza Francesca Ghirra chiede che quell’area venga messa in sicurezza. Quando lei era a capo dell’assessorato all’urbanistica, aveva ordinato la copertura per la sicurezza dello stabile. Con una determinazione del 9 settembre del 2014 era stata presentata una diffida per Irina Gabriel, amministratore unico della REISTAR S.R.L., proprietaria dell’immobile con lo scopo proprio di provvedere a effettuare il completamento dell’intervento edilizio e anche “la rimozione immediata di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l'incolumità pubblica e privata, per il decoro urbano e l’estetica dell’ambiente, nello specifico dell’area prospettante la Piazza Paolo VI ed il Viale Armando Diaz, ove lo stato dei luoghi interno alle fioriere posizionate al suo perimetro si presenta in uno stato di degrado dovuto al loro abbandono ed in precarie condizioni igienico/sanitarie”.
L’amministrazione comunale oggi può diffidare la proprietà per la riqualificazione dell’area. “La situazione è davvero tremenda”, dice la consigliera di minoranza Francesca Ghirra, “credo che a ogni cagliaritano pianga il cuore nel vederlo ridotto così, e se è vero che l’amministrazione non può intervenire per restituire all’hotel l’intero splendore, potrebbe diffidare la proprietà perché riqualifichi quell’area e la ripulisca e celi le strutture con teli o pannelli così come era stato fatto nel 2018, quando era stata chiesta la proroga della concessione edilizia”.
- Monica Magro
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