CAGLIARI. Un'invasione sul fronte del porto. Scalo commerciale e scalo industriale: le navi da guerra sono dappertutto. Lo dice l'ordinanza emessa dal commissario straordinario dell'Authority, Roberto Isidori, che elenca i mezzi della Marina che occuperanno tutte le banchine in questi giorni: gli equipaggi sono in attesa di partecipare alla gigantesca esercitazione “Mare aperto 2017”. Simulazioni, ma anche esercitazioni a fuoco con sbarchi nel poligono di Teulada: è tutto scritto nelle carte. Già emessi gli ordini di interdizione alla navigazione davanti alle coste sarde. C'è il poligono del Sulcis, e questo non stupisce nessuno (ormai). Ma divieti sono stati diramati anche per Terra Mala e tutta la fascia al largo di Costa Rei. E questa è una novità. Ma non è l'unica. Perché ai giochi di guerra nel Mediterraneo parteciperà anche un ospite d'onore: l'ammiraglia della flotta italiana, la portaerei Cavour – all'esercitazione parteciperanno anche i caccia -, il colosso del mare di 244 metri per il quale la Difesa voleva costruire una “casa” - si legga molo di attracco - sull'isola bunker di Santo Stefano, nel parco arcipelago ultratutelato della Maddalena. Nessuna opposizione da parte della Regione al ministero dell'Ambiente, che sta valutando tutte le carte depositate ormai da un anno. La novità è che il procedimento si è incagliato. E se dalla Regione non si sollevano voci di alcun tipo, ad attaccare la Difesa ci pensa il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha presentato un'interrogazione sull'invasione di questi giorni al porto di Cagliari. Ma andiamo con ordine.
L'INVASIONE. Ieri c'era incertezza sui numeri, perché il ministero della Difesa finora non ha pubblicizzato l'evento. Ora ci sono più certezze. La maxi esercitazione “Mare aperto” andrà in scena, teatro il Mediterraneo, da domani al 18 maggio. Quali sono le nave attraccate a Cagliari lo rivela l'autorità portuale. Eccole. Al terminal Rinfuse del porto canale ci sono le fregate antiaeree spagnole Mendez Nunez, Patino, Blas De Lezo e la canadese St. John's. Al molo Capitaneria c'è la nave di supporto logistico polacca Kontradmirał Xawery Czernicki affiancata dalla turca Erdek. Accanto c'è l'italiana nave Leonardo. Al molo Garau sosta la ninfa Aretusa, usata pr ricerche oceanografiche. Sulla stessa banchina dovranno ormeggiatre la tedesca Rottweil e la spagnola Tajo. Oggi, sempre al Garau, sostano i cacciamine Alghero, Chioggia, Termoli, Crotone e Sella. C'è anche a francese Orion. All'Ichnusa stazionano le italiane Magnaghi, Scirocco, Tavolara, Lipari e Todaro. Al sabaudo stazionano le francesi L'Adroit e Durand de la Penne. La Marina militare ha fatto sapere che alcune saranno visitabili dalla popolazione, ma non tutte.
LA CAVOUR. A dare l'annuncio della partecipazione alla portaerei Cavour, ammiraglia della flotta italiana, ai grandi giochi di guerra è il ministero della Difesa: “La portaerei Cavour”, spiega una nota, “è impegnata dal 27 aprile nel Mar Mediterraneo per effettuare attività di Carrier Qualification con gli aerei a decollo verticale AV8B+ in previsione dell'esercitazione Mare Aperto 2017 che si svolgerà dal 7 al 18 maggio. Dopo un periodo di sosta per il rifacimento del manto del ponte di volo, sono ritornati a operare a pieno regime dalla portaerei il gruppo aerei imbarcati di Grottaglie - i cosiddetti "lupi" - e gli elicotteri della Squadra navale”. Un allestimento imponente. Che potrebbe diventare presenza fissa alla Maddalena: la primavera scorsa la Difesa aveva presentato il progetto per la risistemazione del molo dell'isola di Santo Stefano, per adattarlo alle esigenze della portaerei. Sembrava filare tutto liscio. Ma in sede di procedura di sottoposizione a valutazione d'impatto ambientale si è fermato tutto: è stato lo stesso ministero a chiedere una proroga. La Regione, comunque, è d'accordo: si legge nelle carte. Con buona pace dei propositi di riconversione del parco e del santuario dei cetacei, dopo l'addio americano e i disastri del G8 mai celebrato.
L'INTERROGAZIONE. Il caso dell'invasione cagliaritana finisce in parlamento, con un'interrogazione di Mauro Pili: “Un fatto di una gravità inaudita”, denuncia il deputato di Unidos, “con una Regione che viene sistematicamente bypassata senza alcun pudore da parte di un ministro della Difesa e dai suoi generali che decidono quello che vogliono sulla testa della Sardegna e dei sardi. Non era mai successo prima che si utilizzassero aree e porzioni di mare esterne alle già vaste delimitazioni dei poligoni militari. Il Comitato misto paritetico sulle servitù militari è stato letteralmente tagliato fuori da questa decisione che non risulta nell’elenco della programmazione semestrale dei giochi di guerra approvata a novembre scorso. Una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti di ormai inutili istituzioni regionali”.