CAGLIARI. La Sardegna è pronta per accogliere il turismo Lgbt. Le discriminazioni non ci sono, solo qualche battuta poco gradevole spesso dettata dall’ignoranza. E le location non mancano.
Per questo l’associazione di promozione sociale Baa Bà ha studiato il mercato, cercando di capire quali possono essere le potenzialità. “L’indotto solo nell’Isola potrebbe ammontare a circa 83 milioni di euro a stagione”, ha spiegato Michele Pipia, presidente di Baa Bà, “oggi manca fare rete tra istituzioni, associazioni e imprenditori”.
Ma non solo. “È necessario finanziare il marketing e la formazione tra gli operatori”, precisa Pipia, “vogliamo anche destagionalizzare, e quindi allungare il periodo di interesse”.
Ma cosa differenzia il turista lgbt? L’associazione spiega che "viaggia da single o con una compagnia, non ha figli, e da studi dell’Università di Firenze emerge che viaggia il doppio e spende il quadruplo”.
Gli accorgimenti da adottare oggi sono pochi: “La massima accoglienza per evitare gaffe. E servono mezzi di trasporto, i tour operator riscontrano problemi nella gestione delle vacanze per l’Isola, quindi i turisti si organizzeranno da soli e non con pacchetti viaggio”.