CAGLIARI. Il 3 settembre, più di tre mesi fa, la Sardegna conteggiava 269 nuovi positivi in 24 ore. Oggi, nell’ultimo bollettino, ha quasi sfiorato di nuovo quel record, con 250 casi accertati in un solo giorno. Numeri che non si vedevano da mesi, nonostante la lenta risalita si fosse fatta sentire anche nell’Isola con una media costante sopra i cento contagi giornalieri.
È il dato sui ricoveri, però, quello da tenere sotto controllo e analizzare: il bollettino di oggi riporta un +21 al totale di posti letto occupati. Il numero è vero, ma in realtà non corrisponde ad altrettanti nuovi ingressi in ospedale. Alcuni, forse, non tutti di certo. A Sassari ieri ci sono stati 3 nuovi ricoveri dall’esterno di pazienti Covid, a Cagliari non sono stati di più.
Per arrivare agli oltre venti ricoverati in più conteggiati, però, bisogna considerare la situazione dei focolai scoperti in questi giorni in alcuni ospedali dell’Isola. Il primo a Sassari, dove sono stati isolati 11 pazienti positivi nella Chirurgia clinica dell’azienda ospedaliero universitaria. Stessa situazione al Brotzu di Cagliari, dove è stata scoperta la positività di almeno altri 4, o forse 6 ricoverati nel reparto di Neurochirurgia ed è scattato i ltracciamento con i tamponi a tappeto. Questi, anche se già di fatto ricoverati per altre patologie, dovrebbero rientrare poi nel conteggio dei pazienti Covid. E da qui, con la controprova dei nuovi ingressi negli ospedali, si spiega il picco di oggi. Ferma la conta delle vittime, nessun nuovo decesso in 24 ore.
Sulla variante Omicron, che sta dilagando in diversi Paesi europei , l’Isola è ferma a 2 casi accertati. Ma le ultime dichiarazioni della direttrice dell’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, stanno già facendo discutere. “Il vaccino da solo contro Omicron non basta, avverte, e chiede nuove restrizioni. In vista delle vacanze natalizie intanto il governo italiano si è mosso per blindarsi, chiedendo tampone obbligatorio e quarantena a chi arriva dai paesi dell’Ue.
Dopo le polemiche alla fine Bruxelles ha raccomandato che le misure restino in vigore per un tempo limitato. Nel frattempo il Paese si trova a contare altri 23.195 nuovi casi di Covid contro i circa 20mila di ieri. Aumentano, di poco, anche le vittime registrate: 129. E ora a rischiare sono tante regioni, dalla Lombardia dove si registrano quasi 4800 casi, e la regione con più casi odierni è la Lombardia, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte.