CAGLIARI. Un'incidenza di appena quattro nuovi contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di sette giorni. L'indice Rt a 0,62, il secondo più basso d'Italia, secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità. Che certifica anche un dimezzamento dei casi settimanali e una drastica riduzione dei contagi. E ancora: solo 4 pazienti ricoverati in terapia intensiva e i reparti di area medica che si stanno progressivamente svuotando, ogni giorno di più. Con 11 nuovi contagi registrati nella giornata di oggi, tutti nell'area meridionale dell'isola, e nessuna vittima.

Sono questi i numeri del Covid in Sardegna dopo quattro settimane di permanenza in zona bianca, quella con meno restrizioni. La variante Delta nell'Isola c'è, la sua presenza è stata certificata: ma finora ha riguardato solo il set Disney nell'isola per le riprese del film La Sirenetta e qualche contatto stretto della troupe. Finora questa mutazione più contagiosa è stata arginata, anche se il consiglio dell'Istituto superiore di sanità, e degli esperti sardi, è quello di effettuare un costante monitoraggio e il tracciamento. Per evitare che, con gli arrivi dall'esterno, possano svilupparsi pericolosi focolai che sfondano la barriera della prima dose di vaccino, in un'isola dove solo il 25% dei residenti è immunizzato col ciclo completo delle somministrazioni.
E si inizia a respirare aria di normalità anche negli ospedali. Lo sottolinea il presidente della Regione Christian Solinas che, dopo il ritorno alle cure ordinarie nel fortino Covid del Santissima Trinità, spiega che per le strutture sanitarie sarde arriva la promozione dell'agenzia governativa Agenas: "Abbiamo dato un importante impulso verso un ritorno alla normalità", spiega il governatore, "L’emergenza Covid non è ancora alle spalle, ma, la situazione attuale ci consente di riorganizzare assistenza e servizi per rispondere in maniera efficiente a tutte le necessità".