CAGLIARI. Cagliari è una città di anziani, che si spopola e dove tanti, la metà dei suoi residenti, abitano da soli. Sono i dati più evidenti che emergono dall'Atlante demografico della città che fa riferimento alla popolazione del capoluogo della Sardegna nel 2020. Una fotografia chiara della popolazione dei 31 quartieri.
Cagliari conta 152.542 residenti. Me ha perso 1295 rispetto all'anno precedente, 4321 in meno rispetto al 2010. I cittadini sopra i 65 anni, che quindi sono definiti anziani nelle statistiche, sono 43.173: il 28,30% della popolazione. Di questi, il 15% ha più di 75 anni. Mentre i cinquantenni sono 25.407. I quarantenni appena 22.744, il 14,9% della popolazione.
Un ulteriore dato dà l'idea della composizione dei nuclei familiari: a Cagliari risultano essere 77.937 famiglie. Di queste il 47,32% è costituito da una sola persona mentre il 25,44% è composto da due persone. Poche le famiglie numerose: solo il 2,92% dei nuclei familiari ha 5 componenti o più.
Il saldo naturale, cioè la differenza fra il numero dei nati e quello dei morti è pari a -891 (nati 698 - morti 1.589). La differenza tra immigrati (4.200) ed emigrati (3.256) porta ad un saldo migratorio positivo (944). Quindi arriva più gente, per vivere a Cagliari, di quanta non ne parta. Ma scende il numero dei residenti stranieri: sono 9.193 residenti, ovvero 558 unità in meno rispetto al 2019, con una incidenza del 6,03% sul totale della popolazione. Nell’anno 2020 le quattro comunità più numerose sono: filippina, ucraina, rumena e cinese che ammontano nel loro insieme al 46,60% degli stranieri e sono appartenenti ai continenti Europa e Asia.
Per i cittadini italiani l’età media è in crescita; 50,54 anni (50,23 nel 2019), così come quella degli stranieri: 37,77 anni (36,88 nel 2019).
