CAGLIARI. Da 162 a 84. In Sardegna l'incidenza del contagio si è dimezzata in meno di tre settimane. Tutti gli indicatori dicono che l'Isola, unica regione rossa per quasi tutto il mese di aprile perché considerata maggiormente a rischio secondo i parametri del ministero della Salute, è il territorio nel quale il virus ha maggiormente rallentato la sua corsa. E se la tendenza non si dovesse invertire potrebbe addirittura raggiungere già la settimana prossima un numero di nuovi contagi per 100mila abitanti, nell'arco di sette giorni, inferiore alla soglia dei 50: un dato che appartiene solo alle regioni destinate a diventare bianche.
Per ora resta arancione, almeno per la settimana in corso: domani, martedì, in conferenza Stato-Regioni, l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, chiederà il passaggio in gialla già dal 10 maggio. I margini ci sono. Lo spiraglio nell'ultima ordinanza del ministro Roberto Speranza, anche. Un po' di numeri, per capire.
Il picco dell'incidenza dei nuovi contagi settimanali, in questa terza ondata, è stato raggiunto il 14 aprile: nei sette giorni precedenti, quando l'Isola era già stata dichiarata rossa, erano stati 162 ogni 100mila abitanti. Significa che in tutta l'Isola, nel periodo considerato, si erano avuti circa 2500 nuovi infetti registrati nelle piattaforme governative. Non succedeva da dicembre, il periodo peggiore per l'epidemia. Un numero, comunque, al di sotto della media nazionale: in Italia erano 182. Da allora la Sardegna ha iniziato a calare rapidamente. L'ultimo dato registrato, risalente a ieri, parla di appena 84 nuovi casi ogni 100mila abitanti nell'arco di sette giorni. Un trend dimezzato, mentre per l'Italia l'indicatore è 132. In Sardegna, quindi, il contagio rallenta più rapidamente che nel resto del Paese.
Quanto peserà questo, unito alla scarsissima pressione sugli ospedali, sulle valutazioni dell'assegnazione della fascia di colore? Ancora non è dato saperlo. Perché se è vero che nell'ultima ordinanza che ha sancito il passaggio dal rosso all'arancione per 14 giorni Speranza ha aggiunto la dicitura "salva la possibilità di una nuova classificazione", è altrettanto vero che la formula viene utilizzata anche per lasciare la porta aperta a una stretta delle misure. La partita adesso è tutta politica.