CAGLIARI. “Paghiamo una diffusione virale che ha camminato sulle gambe delle persone, ed è andata più veloce anche a causa di alcuni comportamenti irresponsabili, non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Ma i dati si riferiscono a due settimane fa, il contenimento è già in atto”. Così il presidente della Regione Christian Solinas, in occasione dell’hub vaccinale di Quartu, commenta l’ingresso della Sardegna in zona rossa a partire da lunedì 12 aprile.
Dal governatore arriva anche un appello: “A tutti coloro che per ovvie ragioni devono comunque muoversi, chiedo di mantenere tutte le cautele, le norme di distanziamento, igienizzazione delle mani, usiamo le mascherine, perché dipende da noi il contenimento della diffusione virale e il poter tornare quanto prima a quando riapertura di tutti gli esercizi”.
Intanto secondo Solinas e il commissario dell’Ats Massimo Temussi, la campagna vaccinale prosegue bene. “Oggi apriamo questo hub contemporaneamente a quello di Nuoro”, dice Solinas, “stiamo collaborando con tutte le associazioni del terzo settore, i militari, da avantieri abbiamo raggiunto le 10/11mila vaccinazioni al giorno e contiamo di arrivare a metà mese alle 12mila, e poi di rispettare le 17mila inoculazioni entro fine mese se arriveranno le dosi”.
“Dobbiamo anche rallentare”, precisa il commissario dell’Ats Massimo Temussi, “abbiamo superato il target giornaliero che era di 8mila, abbiamo fatto più di 11mila vaccini. Non possiamo andare oltre, abbiamo finito i vaccini Pfizer da due giorni e ci arriveranno solo giovedì prossimo: oggi non abbiamo vaccini per over 80 e soggetti fragili”.
C’è intanto l’accordo tra medici di base, ma rimane al palo l’attuazione. “Purtroppo devo riscontrare una lentezza, faccio appello ai tanti medici di medicina generale affinché si iscrivano alla piattaforma Regionale per darci una grande mano, loro possono farci fare il salto di qualità, sono 1200, se solo ognuno di loro facesse 10 vaccini, si potrebbero avere 12mila vaccinati in più al giorno”.