CAGLIARI. Parco di Molentargius affollato (tanto che si forma una coda per un incidente). Ma qui ci sono grandi spazi da sfruttare. Poetto, via Manno e via Garibaldi deserte, così come piazza Yenne e il Largo Carlo Felice. È la fotografia di Cagliari nelle prime ore di lockdown partito oggi e in vigore fino a lunedì di Pasquetta compreso.
All’ingresso del Parco di Molentargius, dalla parte di via La Palma, intorno alle 11 le auto sono rimaste incolonnate. Un banale incidente è bastato per bloccare il ponticello che collega Medau Su Cramu con l’ingresso dell'oasi. Un’auto è andata a sbattere sul ponte e la ruota si è incastrata tra l’asse stradale e un piccolo dislivello. Gli altri veicoli sono rimasti incolonnati, così come un’ambulanza che faceva rientro in sede. E i cagliaritani che non sono andati al Poetto, hanno deciso di fare attività fisica o passeggiate a passo svelto. In tanti non hanno rinunciato a un giro in bici o alla corsa. Nel lungomare pochi camminano, si vedevano skateboard, monopattini e biciclette.
La zona rossa significa solo asporto o consegna a domicilio. Sarà per questo motivo che anche i "caddozzoni" del Cavalluccio, per usare termini cari ai cagliaritani, hanno deciso di tenere le serrande abbassate. L’unico aperto era Baffo, solo due clienti ordinavano birra e patatine. Negozi chiusi nelle vie Manno e Garibaldi, si sa, il lockdown consente le aperture solo per i beni di prima necessità, tra questi rientrano anche le tabaccherie, farmacie e Parafarmacie. Bar e ristoranti possono fare l’asporto, ma in tanti hanno rinunciato. Il volume d’affari non avrebbe consentito di rientrare nelle spese necessarie anche solo per alzare una serranda.