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CAGLIARI. Prima i manifesti elettorali strappati e il diverbio, poi l'aggressione. Uno studente universitario, soggetto fragile, sarebbe stato preso di mira e spintonato da uno dei membri di un'associazione studentesca "rivale", che gli avrebbe rivolto pesanti minacce come "Ti faccio saltare in aria", "Ti prendo a colpi". Il fatto, stando a quanto denunciato dalla vittima in una segnalazione arrivata alla commissione etica e di garanzia elettorale e al Rettore di Cagliari, sarebbe avvenuto questa sera all'esterno del Corpo centrale della facoltà di studi umanistici, a poca distanza dalla biblioteca universitaria.
Tutto sarebbe nato in un clima già particolarmente teso per la campagna elettorale in vista delle votazioni di fine maggio per nominare il nuovo Cda dell’Ersu.
Alla scena hanno assistito, stando alla denuncia e ad alcune testimonianze, alcuni studenti e altri membri delle due associazioni studentesche coinvolte. Il diverbio sarebbe partito quando una candidata avrebbe iniziato a strappare i manifesti di un'altra lista. A quel punto sono arrivati altri associati che hanno provato a sostituire nuovamente i manifesti. Secondo quanto raccontato dalla vittima, già lì sarebbero iniziate le "derisioni e minacce". Poi la decisione di andar via, seguita però dalla presunta aggressione di uno dei membri associati della prima. "Ha tentato violentemente di intimidirmi", si legge nella segnalazione arrivata via mail anche al Rettore dell'Università.
"Nel dare la mia solidarietà al ragazzo aggredito, faccio un appello all'ateneo, che deve prendere provvedimenti serissimi per bloccare questa spirale di violenza", è il commento di Francesco Piseddu, attuale componente del Cda dell'Ersu, "È necessario che agisca subito, perché la campagna è appena iniziata".