CAGLIARI. Il taglio del 50% della fornitura di vaccini Pfizer "creerà un notevole rallentamento nella campagna sarda". Le riserve per la seconda somministrazione a chi lo ha già ricevuto "le abbiamo, ovviamente. Ma non sappiamo se e quante dosi arriveranno il 25 gennaio. Non sappiamo nemmeno se arriveranno le mille dosi del vaccino Moderna né se sarà autorizzato il vaccino Astrazeneca, che dovrebbe essere prodotto in parecchi milioni di confezioni". Parole dell'assessore alla Sanità Mario Nieddu, che questa mattina è stato sentito dalla commissione di riferimento in consiglio regionale. Quindi, a rischio, c'è la vaccinazione per anziani e altre categoria fragili, che venivano dopo gli operatori sanitari.
Con lui c'erano anche i commissari delle aziende locali nominati di recente: per la Asl 8 era presente Bruno Simola, per Lanusei Luigi Ferrai, Francesco Logias per la Gallura, Gesuina Cherchi per Nuoro e Alessandro Baccoli per la Sanluri. Ancora, Flavio Sensi (Sassari), Antonio Cossu (Oristano) e Gianfranco Casu (Carbonia) insieme a Massimo Temussi, commissario dell’Azienda regionale della Salute.
Qualcosa di più, sulle scorte vaccinali destinate alla Sardegna, dovrebbe sapersi dall'imminente incontro convocato dal commissario governativo Domenico Arcuri. Mentre ieri sono arrivate al Binaghi le 7000 dosi, che costituiscono la metà della fornitura concordata.
IIlustrando i dati di quanto fatto finora, Temussi ha detto che a oggi “sono stati consegnati nei punti di vaccinazione 16728 dosi, escludendo l’ultima scorta arrivata ieri” e ha aggiunto che “le mancate forniture ci costringono a sospendere le vaccinazioni, che sinora state effettuate nella quasi totalità agli operatori sanitari. Con i commissari delle Ats cercheremo di omogeneizzare l’azione delle prossime vaccinazioni”.