CAGLIARI. Conti in rosso, passeggeri inesistenti, quindi turismo pari a zero. Questa è la fotografia dell’aeroporto Mario Mameli, dove le voci di una possibile chiusura si fanno sempre più insistenti. I lavoratori tremano, sono 600 in tutto, chi ci lavora da 30 anni, dice di non aver mai vissuto uno scenario simile. Per i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di organizzare una manifestazione sotto il Consiglio Regionale. L’unica via d’uscita sembra un aiuto da parte della Regione, così come è stato fatto per altre categorie.
Gli ammanchi, durante il lockdown, mentre l’aeroporto di Cagliari è stato individuato dall’Unione Europea come unico aeroporto aperto dell’Isola e quindi adibito al trasporto dei passeggeri, si aggirano intorno ai tre milioni di euro. E in ballo ci sono 600 lavoratori. “Chiediamo di avere un ristoro per il periodo in cui l’aeroporto era aperto”, dice Michele Palenzona, referente dei Trasporti per la Cisl, “è stato costretto a dare un servizio in un periodo di grande diseconomia”. William Zonca, il collega dei trasporti della Uil, lo definisce un “periodo davvero drammatico, abbiamo perso l’80 per cento dei voli, e ricadute economiche che faranno chiudere tutti i bilanci delle società di gestione in perdita”.
Inevitabilmente dunque il timore è per i lavoratori. “Ci ritroviamo ad avere 600 famiglie sulla strada”, dice Massimiliana Tocco, segretaria della Cgil trasporti, “con redditi e livelli occupazionali che non possono più essere garantiti”. La cassa integrazione per i lavoratori è iniziata da dieci mesi, dal mese di marzo dello scorso anno, quando è esplosa la pandemia. “Da 37 anni lavoro all’aeroporto di Cagliari”, dice Antonello Sanna che si occupa dell’accompagnamento dei disabili per la Sogaerdyn, “se la situazione non migliora si dovrà ricorrere agli ammortizzatori sociali”. “Il timore più grande oggi è che l’aeroporto di Cagliari possa chiudere e quindi licenziare tutti”, dice Paola Pinna, dipendente Sogaer, “i lavoratori sono estremamente preoccupati, ma anche i dirigenti delle società, la situazione è molto grave, i voli non arrivano e non abbiamo passeggeri”. “Siamo sotto il Consiglio regionale proprio per sollecitare la Regione, e sperare che qualcuno si degni di darci una risposta”, ha aggiunto Salvatore Cannas della Sogaer Security.