CAGLIARI. Alla fine è passata la linea delle associazioni venatorie: libera circolazione in tutta la Sardegna per i cacciatori anche nelle giornate bollate come arancioni, che secondo il decreto del governo impedirebbero lo spostamento tra comuni. Lo stabilisce un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Christian Solinas, sollecitata dalle associazioni delle doppiette e dalla Lega, che si è fatta portavoce delle istanze del settore.Il decreto permetteva di allontanarsi per trenta chilometri se il comune di residenza conta meno di 5000 abitanti. Ma impediva gli spostamenti ai cacciatori residenti in centri più grandi. Così ecco il provvedimento del governatore, valido già per la giornata di domani.
Si legge che "sono consentiti gli spostamenti – con mezzi propri e con la prescrizione dell’utilizzo degli stessi da non più di due persone conviventi comunque munite durante l’intera fase di permanenza a bordo di idonei dispositivi di protezione delle vie aeree – al di fuori del Comune di residenza, domicilio o abitazione per lo svolgimento dell’attività venatoria e dell’attività di controllo della fauna selvatica nei giorni in cui si applicano le misure di cui all’art. 2, del DPCM 3dicembre 2020, nel pieno rispetto delle norme ivi contenute nonché delle disposizioni contenute nei Decreti dell'Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente n. 11 del 24.08.2020 “Calendario Venatorio 2020 – 2021”, n.13del 23.09.2020 “Calendario Venatorio 2020- 2021. Revoca dell’autorizzazione del prelievo venatorio relativo alle specie Moriglione e Pavoncella.”, n.14 del28.09.2020 “Integrazione Decreto Assessore della Difesa dell’Ambiente A/11del 24.08.2020. Calendario venatorio 2020/2021 – Pernice sarda, Lepre sarda e Coniglio selvatico.”, n.15 del 13.10.2020 “Integrazione Decreto Assessore della Difesa dell’Ambiente n.A/11 del 24.08.2020. Calendario venatorio 2020/2021 –Pernice sarda, Lepre sarda.”.
L'ordinanza impone di "evitare gli assembramenti prima, durante e dopo l’esercizio dell’attività venatoria, con particolare riguardo alle battute di caccia". In più "l’eventuale pranzo potrà essere consumato esclusivamente all’aria aperta nel rigoroso rispetto del distanziamento sociale, dell’igienizzazione delle mani e del divieto assoluto di utilizzo promiscuo di stoviglie e vettovaglie".
Nel caso di utilizzo di locali adibiti alla macellazione per il prelievo dei campioni da sottoporre alle analisi di legge, "questi dovranno garantire una sufficiente aerazione naturale per il ricambio costante dei volumi d’aria interni ed essere comunque idonei a mantenere le distanze di sicurezza di almeno 2 metri tra ciascheduna persona".
Insomma: i cacciatori devono tenere le distanze e igienizzarsi le mani. Anche durante lo "spuntino".
Nel caso di compagnie di caccia, "il relativo caposquadra deve redigere e conservare per almeno 21 giorni un elenco nominativo di tutti i Componenti la Squadra con i rispettivi recapiti, onde poterli rintracciare tempestivamente per eventuali comunicazioni di carattere sanitario legate al covid".
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