CAGLIARI. La Sardegna non è in cima ai pensieri della Sogin per la realizzazione del Deposito unico delle scorie nucleari. Le aree potenzialmente idonee, individuate nella carta pubblicata nel cuore della notte sul sito della società che si occupa della dismissione delle vecchie centrali atomiche italiane e della gestione dei rifiuti radioattivi, sono divise in quattro fasce: quelle con caratteristiche "molto buone" e "buone", che finiscono in classe A, poi ci sono le insulari che sono in B e infine arrivano le aree sismiche, le peggiori.
Se la Sardegna risulta idonea, quasi ideale, per caratteristiche morfologiche e di bassa antropizzazione - tra gli altri criteri considerati - dalla sua parte ha che è un'isola. E questo, nelle centinaia di pagine fatte di tabelle e relazioni, per chi vorrebbe realizzarci la pattumiera nucleare risulta essere un bel problema . Che i tecnici autori della mappa considerano molto, molto ostativo alla costruzione del deposito. I motivi si leggono nel lungo capitolo dedicato alla "Proposta di ordine di idoneità delle aree della Cnapi". Si analizza il fattore "Trasporti marittimi".
"Questo fattore rende conto della particolare rilevanza, in termini tecnici, economici e socio-ambientali della condizione di insularità, poiché comporta ai fini del conferimento dei rifiuti al deposito nazionale innanzitutto "complessità logistica aggiuntiva dovuta alla realizzazione o adeguamento di idonee aree di stoccaggio dei rifiuti nelle aree portuali d’imbarco e di sbarco e alla predisposizione di una banchina dedicata e fornita di adeguate attrezzature di movimentazione dei contenitori, a norma di sicurezza nucleare". Inoltre ci sarebbe la "necessità di navi adatte al trasporto delle diverse tipologie di rifiuti. Oltre a "oneri autorizzativi aggiuntivi, complessità aggiuntiva nell’organizzazione logistica e di controllo dovuta ad eventuali fermi delle navi (es. causa maltempo)". Quindi "si ritiene che la rilevanza del fattore “trasporti marittimi” sia tale da consentire una ripartizione preliminare delle aree Cnapi in relazione alla condizione di continentalità e di insularità".
La guardia deve restare altissima. Ma forse, per una volta, il mare sarà una delle migliori difese per la Sardegna.
- E.F.
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