CAGLIARI. Inizia il conto alla rovescia per genitori, ragazzi e bambini: il 22 settembre suonerà la prima campanella. E sarà il primo ingresso in era Covid. Si dovranno fare i conti con le regole da rispettare per convivere con il coronavirus. A Cagliari gli spazi sono stati già organizzati, e anche dal punto di vista operativo la città è pronta. “L’amministrazione ha messo nelle condizioni le scuole di poter aprire, non ci sono criticità particolari per quanto concerne l’organizzazione fisica”, ha detto il sindaco Paolo Truzzu, ricordando però che potrebbero sorgere altre problematiche che non rientrano nelle deleghe del comune.
“Probabilmente mancano dei banchi che arriveranno più tardi dal Governo, c’è il rischio dei docenti, non sappiamo se tutti saranno sostituiti, ma l’amministrazione è pronta a intervenire per risolvere problemi anche non legati alla propria competenza. Oggi ad esempio abbiamo dato una mano al liceo classico Dettori con la Protezione civile comunale, per scaricare 400 banchi che sono arrivati grazie a un ordine che ha fatto il dirigente scolastico”. Intanto sono diversi i genitori che temono il virus, tanto che stanno valutando l’ipotesi di non mandare a scuola i propri figli. “Molto genitori ci hanno contattato anche in questi giorni, ci vuole un po’ di pazienza, fiducia, coraggio, se tutti rispettiamo le regole i rischi saranno limitati”, dice il sindaco precisando che “non saranno di certo assenti perchè eliminare il rischio non fa parte della nostra vita naturale ma saranno limitati”.