CAGLIARI. La buona notizia è che i primi pagamenti della cassa integrazione in deroga per la Sardegna, disposti per la crisi coronavirus, sono partiti. La cattiva è che sono pochi, pochissimi. E quella ovvia è che è in corso lo scaricabarile sulle responsabilità tra Stato e Regione.
I dati, prima di tutto: dall'Isola - uffici per le Imprese dell'assessorato al Lavoro, risultano giunte all'Inps 2033 domande. Da Cagliari però sostengono di averne lavorato di più e che siano state inviate. Le domande autorizzate dall'Istituto sono 1020, ma ne risultano pagate solo 162, per un totale di 343 beneficiari (le domande sono per azienda). Quindi tra quelle che sono state accettate solo poco più di un decimo ha visto la soddisfazione dei beneficiari. E stando alle stima della regione dovrebbero arrivare circa 13mila richieste. Se questo è il ritmo, i temi rischiano di dilatarsi enormemente. E si erano allungati a causa del ritardo del primo invio, che risulta il 23 aprile.
L'Inps Sardegna ha fatto sapere che "sta provvedendo al rilascio delle autorizzazioni e alla relativa notifica alle aziende entro 24/48 ore dal momento in cui le domande risultano disponibili in procedura e, al momento, è impegnato nella lavorazione dei decreti disponibili dal 5 maggio u.s., non avendo altro arretrato". Quindi soctiene che non ci siano ritardi da parte degli uffici che fanno capo al nazionale.
C'è chi parla di dati taroccati, perché gli uffici regionali sostengono di avere inviato molte più domande di quelle che risultano a Roma. In Sardegna e anche in Lombardia. Tanto che il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis ha presentato un'interrogazione per fare chiarezza.
Una prima risposta arriva dalla sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde: "Chiunque parli di numeri fantasiosi o rappresentazioni non fedeli, porti numeri e documenti certificati e si confronti con i fatti. A seguito della numerose richieste d'aiuto sulla cassa integrazione in deroga, ho deciso di monitorare la situazione e di condividere lo stato di gestione delle domande".