SANLURI. Dopo il contagio da coronavius riscontrato il 24 marzo (qui la notizia), il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi, chiede alla casa di riposo "Madre della divina provvidenza" di assumere nuovi operatori e fa richiesta alla Regione e al presidente Christian Solinas di stanziare i fondi necessari per sostenere le spese.
"Rammentando la delicata situazione venutasi a creare a seguito della contaminazione da coronavirus della struttura Casa protetta Madre della divina provvidenza sita di via Roma", scrivono dal Comune, "si invita l'Istituto a mettere in atto le misure necessarie per garantire un’adeguata assistenza agli ospiti parzialmente o totalmente non autosufficienti e l’avvio di una turnazione di operatori al suo interno".

"È utile, sottolineare la presenza di vari elementi di criticità che pregiudicano la salute dei soggetti presenti all’interno della struttura compresi gli operatori, in servizio, ininterrottamente dal 24 marzo", continuano dagli uffici dell'amministrazione sanlurese, "l'istituto ha confermato la tragicità della situazione, con un diniego ovvero dichiarando l’impossibilità di provvedere in merito". Poi si rivolge direttamente a i responsabili della struttura: "In relazione alla circostanza da voi dichiarata di non disporre di personale per garantire la turnazione degli operatori presso la Casa protetta di Via Roma, si suggerisce il ricorso a nuove e tempestive assunzioni anche con forme contrattuali temporanee e di breve durata nonché all’utilizzo dei volontari e degli operatori non colpiti dal coronavirus, previo parere degli organismi competenti ai quali, si chiede, la necessaria collaborazione per la definizione di un piano di superamento dell’emergenza presso la struttura in questione".
Il servizio sulla casa di riposo del 23 marzo
E le spese che comporteranno le nuove assunzioni (seppure solo temporanee)? Il Comune risponde: "Consapevoli che gli adempimenti conseguenti alla presente possono comportare maggiori ed ulteriori spese a vostro carico, chiediamo fin d’ora al presidente della Regione e al direttore generale della protezione civile di valutare la possibilità di garantire forme di ristoro anche economico a favore della congregazione religiosa Figlie di Maria santissima madre della divina provvidenza e del buon Pastore".