Sulla stessa linea il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: "Chiudere tutto"
CAGLIARI. L'Anci, associazione nazionale dei Comuni della Sardegna, chiede la restrizione delle misure per il contenimento della diffusione del coronavirus. L'esecutivo, riunito questa mattina dal presidente Emiliano Deiana, lancia un appello al governo affinché vengano chiuse tutte le attività non essenziali per 15 giorni. La Sardegna, è spiegato, "oltre ad essere un isola ha un sistema sanitario fragilissimo che non consente di avere servizi “interregionali”
Ecco l'elenco delle richieste.
- la chiusura h24 per due settimane di tutte le attività commerciali e artigianali e dei mercati, consentendo il solo servizio a domicilio. Tali chiusure ad eccezione delle attività di generi alimentari e delle Farmacie e Parafarmacie.
- La chiusura degli uffici e servizi pubblici, salvo quelli che adottano la modalità di lavoro Smart Working e salvo il mantenimento delle funzioni essenziali, a titolo di esempio: servizi sociali, raccolta rifiuti, polizia locale.
- La chiusura delle attività professionali e di impresa che non facciamo ricorso integrale allo Smart Working, salvo le attività ritenute fondamentali per la produzione di beni e servizi primari (e le aziende a ciclo continuo e relativa filiera, purché adottino rigorosi controlli e presidi sanitari).
"Per tali misure, che evidentemente aggravano ancor maggiormente la tenuta dei sistemi economici locali", chiede ancora l'Anci, "lo Stato garantisca con certezza e tempestività, in apposito decreto o altro provvedimento, metodo e tempistica dei ristori economici alle stesse attività e il differimento di ogni forma di imposizione tributaria. Medesima richiesta la facciamo per i bilanci dei Comuni e il differimento di ogni altra scadenza".