Il punto dell'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu
CAGLIARI. Le beghe di schieramento, in questo periodo di emergenza causato dal coronavirus, vengono messe da parte. E dal centrosinistra in consiglio regionale arrivano delle proposte, indirizzate al presidente Christian Solinas, per riuscire a controllare il contagio in Sardegna. Tra le altre cose, viene suggerito di rendere retroattiva l'ordinanza che impone a chi è arrivato dalle zone rosse di autocertificare la propria presenza sull'Isola. Viene poi proposto anche di acquisire le liste di coloro che sono arrivati negli ultimi 15 giorni e di creare un piano di emergenza per l'aumento di posti letto di terapia intensiva. Dal centrosinistra si propone anche di lanciare "un piano di comunicazione web e finanziare il tutto attraverso le risorse dedicate alla comunicazione istituzionale". Ecco le dici proposte.
La Regione:
1. Modifichi l’ordinanza dell’8 marzo, in modo retroattivo, per chi è stato nelle zone rosse nei 15 giorni precedenti l’otto marzo, con l’obbligo d’isolamento e predisponga un sito nel quale ogni cittadina e cittadino possa autocertificare la provenienza dalle zone rosse, attivi subito una piattaforma web sul modello di quella della Regione Puglia e rafforzi il numero di personale, in telelavoro, che risponde al numero verde che non riesce a far fronte alle tante chiamate.
2. In accordo con i maggiori quotidiani dell’Isola predisponga, per alcuni giorni, una pagina, utilizzabile come manifesto da esporre, con le indicazioni e i comportamenti da adottare. Parallelamente disponga un piano di comunicazione web e finanzi il tutto attraverso le risorse dedicate alla comunicazione istituzionale.
3. Acquisisca le liste dei passeggeri di aerei e navi giunti in Sardegna negli ultimi 15 giorni, provenienti dalle zone rosse. Disponga l’aumento dei controlli nei porti, compresi quelli di Carloforte e de La Maddalena (non indicati nel provvedimento e privi di controlli) e negli aeroporti dell’isola.
4. Distribuisca quanto prima i dispositivi di protezione (quantomeno le mascherine FFP3) alle categorie più coinvolte dall'eventuale contatto con pazienti contagiosi. Personale ospedaliero, anche nei reparti non coinvolti direttamente con il trattamento da COVID19, operatori del 118, medici di medicina generale, farmacisti.
5. Predisponga e renda operativo un piano di emergenza per l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e l’acquisto straordinario di strumenti per la ventilazione.
6. Attivi, in accordo con l’ordine dei medici, un censimento delle disponibilità del personale medico in quiescenza disponibile al ritorno in servizio durante il periodo dell’emergenza.
7. Dia disposizioni chiare ai cittadini sardi che devono recarsi nelle zone rosse per non rinviabili motivi di cura. Allo stesso modo si valuti ogni soluzione alternativa alla mobilità in uscita verso le strutture sanitarie della Regioni e province rosse.
Analogamente dia disposizioni sul comportamento a cui sono tenute le persone che dovranno recarsi nelle zone rosse per inderogabili esigenze lavorative.8. Aumenti i controlli in tutti i locali pubblici per il rispetto degli obblighi previsti dal governo e disponga la chiusura degli uffici, tranne quei settori che si occupano di servizi essenziali. Sono ancora troppi i casi di incontri di lavoro o durante il tempo libero con un numero di persone non coerente con le precauzioni da adottare in questo periodo.
Troppi non si rendono ancora conto che potrebbero essere responsabili della trasmissione del virus ai propri nonni, ai genitori, ai vicini di casa anziani e a tante persone, anche giovani, immunodepresse o che soffrono di altri problemi di salute.9. Presenti la legge di stabilità, attesa in Consiglio regionale da oltre quattro mesi. Siamo ancora senza un bilancio e in esercizio provvisorio, questo blocca la spesa rischia di rendere impossibile ogni intervento di potenziamento della sanità e di sostegno alle imprese in crisi. Presentino una finanziaria “tecnica”, depurata dalle spesa superflue o non strettamente necessaria e da ogni norma contestabile. Una legge da approvare il prima possibile lasciando una dotazione corposa nel fondo nuovi oneri legislativi in modo da consentire interventi organici durante il proseguo dell’emergenza sanitaria e di quella economica.
10. Nella legge di stabilità vengano messe a correre tutte le risorse disponibili per un fondo a sostegno dei settori economico produttivi (fondo straordinario de minimis e microcredito), per la salvaguardia dei posti di lavoro e a favore dei Comuni perché siano messi nelle condizioni di affrontare l’emergenza