MILANO. Il tracollo annunciato, ma repentino, di Air Italy miete le prime vittime: sono i passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare sul volo Malpensa Cagliari che sarebbe dovuto atterrare in Sardegna alle 16,45. Erano pronti per l'imbarco ma al gate è arrivata la notizia: la compagnia non esiste più. A raccontare la vicenda è il musicista e compositore Sytefano Guzzetti: "Imbarcarsi per il volo verso casa, aspettare di entrare nell’aereo ma no, all’ultimo ci viene detto che Air Italy è fallita e che quindi niente, il volo non si fa più. Bene", racconta l'artista, "almeno posso dire che nella mia vita di cittadino italiano mi è successo anche questo. Volendo essere precisi, sono arrivato qui a Malpensa da Oslo. Inutile a dirsi quanto sia abissale e surreale il paragone con tutto ciò che mi ha circondato in quasi una settimana in Norvegia. Ovviamente è solo un esempio, non è un inno ai posti del Nord. È davvero da tempo che accarezzo l’idea di non vivere più in questo paese, un carrozzone alla deriva. Episodi come questo sicuramente me lo ricordano. Evviva l’Italia quindi, evviva Morgan e Bugo, evviva Achille Lauro e tutte le notizie importanti del genere. Nel mentre però il barcone affonda".
Poco dopo la comunicazione: "In giornata ‘una compagnia aerea’ ci riporterà a Cagliari, anche se non si sa ancora a che ora. Praticamente siamo in balia dell’alea assoluta. Buttiamola sul filosofico, è comunque sempre bene riderci un po’ su". Da sito della Sogaer sembra che il collegamento dovrebbe avere alcune ore di ritardo.
Disastro Air Italy, cagliaritani ostaggio in aeroporto: "Bloccati a Malpensa"
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