CAGLIARI. "Lasciamo gli spazi che potrebbero non servirci in futuro. le strutture sono troppo vecchie, le caserme diventeranno di nuova generazione”. L’annuncio arriva da Gianpaolo Mirra, vicecapo dipartimento infrastrutture dell’Esercito che oggi ha presentato il progetto nazionale “Caserme verdi”. Il piano della Difesa, che vale un miliardo e mezzo di euro sull'intero territorio nazionale, riguarderà anche la Sardegna e partirà da quattro caserme. Tre di Cagliari (Monfenera e Villasanta in viale Poetto, e Attilio Mereu di viale San Bartolomeo) e quella “Salvatore Pisano” a Teulada.
La progettazione è in corso e i lavori dovrebbero iniziare nel 2021. “Le strutture dell’esercito sono troppo vecchie”, ha precisato Mirra, “vogliamo basi militari di nuova generazione ispirate a criteri costruttivi innovativi che consentono il pieno rispetto delle spese energetiche con fonti di energia rinnovabili”.
È stata annunciata anche una riorganizzazione degli spazi interni con la partecipazione anche di chi non ha la divisa. “Pensiamo ad aree funzionali omogenee, vogliamo aprirle alla collettività, realizzare asili e strutture sportive aperte a tutti”.
Allo stato attuale sono oltre 35mila gli ettari di territorio sardo sotto il vincolo di servitù militare. “Vogliamo utilizzare ciò che è strettamente necessario e in questo modo possiamo rilasciare porzioni di infrastrutture che in futuro potrebbero non essere necessarie”, ha detto il vicecapo del dipartimento delle infrastrutture, “si inizierà con quattro strutture in Sardegna, ma vogliamo estendere il progetto a tutti gli immobili militari presenti in Sardegna, concentreremo la nostra presenza su un numero molto ridotto di immobili”. C’è una novità anche per quanto riguarda i poligoni: alcune attività, come quelle che adesso richiedono l'utilizzo di S'Ena Ruggia, verranno svolte all'interno delle caserme.
I lavori, annunciati, letti da un altro versante, implicano che nessuna delle caserme che attualmente sono aperte a Cagliari verrà dismessa.