CAGLIARI. Le canne trascinate dalle mareggiate sulla spiaggia del Poetto resteranno lì. Per ora. Il motivo? "Rappresentano un esempio di autoprotezione ambientale che deve essere preservato". In sostanza, fanno bene allo stato di salute del litorale. A chiarirlo sono i tecnici competenti che si sono riuniti ieri a Cagliari al tavolo tecnico-politico convocato dall’assessore all'Innovazione Tecnologica, Ambiente e Politiche del Mare, Alessandro Guarracino: un vertice a cui hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente e Servizi Tecnologici, Tiziana Terrana, del comune di Quartu, i rappresentanti della Regione Sardegna e della Città Metropolitana, il prof. Sandro Demuro docente dell'Università di Cagliari e i rappresentanti di Legambiente, per confrontarsi sulla situazione del litorale cagliaritano e quartese interessato dal deposito di una grossa quantità di canne.
L'evento - secondo quanto concordato dai partecipanti al tavolo - merita un costante monitoraggio, ma una cosa è certa: "Non arreca alcun pregiudizio all’ecosistema, anzi, rappresenta un esempio di “autoprotezione ambientale” che deve essere preservato per garantire un buono stato di salute della spiaggia". E tra i benefici individuati, ad esempio, ci sono la "mitigazione degli allagamenti e il contenimento dell’erosione della spiaggia".
Gli enti intervenuti si sono ripromessi di effettuare alcuni sopralluoghi congiunti e tenere attivo un costante canale di comunicazione al fine di verificare l’evolversi della situazione. Si valuterà poi l’opportunità di eventuali interventi di rimozione e di ricollocamento anche parziale delle canne, per garantire la salvaguardia del delicato sistema ambientale dell’area ma anche della piena fruibilità dell’arenile soprattutto in vista dell'estate.