CAGLIARI. L'Aias voleva trasformare la comunità protetta psichiatrica di viale Poetto in una "struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere estensivo". Quindi trasformare l'attività da assistenziale a medica. Comune e Regione hanno detto no: E il Tar ha dato ragione alle amministrazioni pubbliche.
Il motivo? Il cambio di destinazione della storica struttura dell'associazione italiana assistenza spastici avrebbe comportato, secondo i giudici, la necessità di un accreditamento in termini di posti letto per i pazienti psichiatrici. Per ottenere l'autorizzazione, si legge nella sentenza del Tar depositata nei giorni scorsi, è necessario che "il comune acquisisca la verifica di compatibilità del progetto da parte della Regione. Tale verifica è effettuata in rapporto al fabbisogno complessivo e alla localizzazione territoriale delle strutture presenti in ambito regionale, anche al fine di meglio garantire l'accessibilità ai servizi e valorizzare le aree di insediamento prioritario di nuove strutture. E "la valutazione di compatibilità deve essere effettuata con riferimento alla programmazione regionale di settore, in relazione ai fabbisogni assistenziali da soddisfare e alle strutture territoriali esistenti".
L'assessorato regionale alla Sanità ha detto che no, quei posti non possono entrare nella programmazione regionale. E le ragioni della Regione sono state accolte dal Tar.