CAGLIARI. Poco vento, mare calmo e anche temperature miti. C'erano tutte le condizioni ideali per la ripresa degli sbarchi di immigrati sulle coste sud occidentali della Sardegna. Che sono tornati puntuali: un centinaio di nordafricani, tra loro anche donne, sono stati intercettati tra Chia e Carloforte. Ma qualcuno era riuscito ad arrivare fino a Carbonia. Numerosi i barchini utilizzati. Tanto che per gestire il fenomeno è stato necessario l'intervento di uomini e donne di numerose forze dell'ordine: dai carabinieri della compagnia a quelli delle stazioni locali, passando per guardia di finanza e polizia. Necessario anche l'ausilio delle associazioni di protezione civile e di volontariato. I punti di approdo sono quasi sempre gli stessi: Porto Pino, Teulada, Sant'Antioco e anche Carloforte.
Qualche stranieri, tutti giovani e tutti algerini, è riuscito ad arrivare anche nell'entroterra, dove è stato bloccato.Dopo i primi controlli sanitari, che hanno stabilito le buone condizioni di tutti, gli stranieri sono stati identificati e trasferiti nel Cpr di Monastir. Che continua incessantemente la sua attività con il susseguirsi di tutti i governi, di ogni colore.