CAGLIARI. "L'esame della coorte di residenti ha messo in evidenza la presenza, in entrambi i comuni, di patologie legate all'attività lavorativa svolta presso le industrie di Portoscuso-Portovesme e sono state evidenziate, nella popolazione in esame, disuguaglianze sociali nello stato di salute rappresentante da alto ricorso all'ospedalizzazione e basso utilizzo della screening". La "popolazione in esame" è quella di Teulada e Sant'Anna Arresi e le dichiarazioni portano la firma del professor Annibale Biggeri, professore ordinario di Statistica della facoltà di Medicina dell'Università di Firenze, chiamato come consulente dal pm Emanuele Secci nell'ambito dell'inchiesta su morti, malattie e disastro ambientale nel poligono militare di Teulada. Il magistrato ha chiesto l'archiviazione dell'indagine (ritiene impossibile individuare in giudizio i responsabili di reati che ha dimostrato essere stati commessi), gli avvocati di malati e vittime hanno già presentato opposizione.
Ma mentre la macchina giudiziaria deve ancora fare il suo corso, le carte dell'inchiesta contengono alcune verità date per assodate. E se sul banco degli imputati (metaforicamente) c'era il poligono, Biggeri ci fa salire anche le industrie del Sulcis, responsabili di patologie diffuse tra la popolazione del territorio.
Le tabelle dell'Assl di Carbonia
La visione del professore trova conferma anche nei dati ufficiali dell'Assl di Carbonia, che erano stato chiesti - con accesso agli atti - dal presidente dell'associazione Banco alimentare Francesco Giganti. L'attivista aveva voluto conoscere il numero di esenzioni ticket registrate nell'azienda sanitaria. Quindi i numeri di coloro che soffrono di determinate malattie, tanto che non pagano le cure. Casi accertati. Dal 2013 al 2018. E le variazioni, in aumento, dei dati sono preoccupanti.
Un numero su tutti. Nel comune di Portoscuso (che comprende l'area industriale di Portovesme finita sotto la lente del docente universitario), nel 2013, si registravano 140 esenzioni per patologie tumorali maligne. Cinque anni dopo sono diventate 230. Su una popolazione complessiva di 5000 abitanti. Il raddoppio non è lontano. E bisogna considerare il numero di decessi nell'arco di tempo considerato. Carbonia invece è passata da 953 casi a 1205. A Iglesias si è passati da 816 a 967: incremento che sembra fisiologico.
E i comuni analizzati dalla consulenza? Sant'Anna Arresi passa da 76 a 101 malati di tumore accertato. Teulada, invece, afferisce all'Assl di Cagliari e i dati non sono al momento disponibili.
Portoscuso, area industriale sotto accusa: tumori (quasi) raddoppiati in cinque anni
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