SASSARI. Sono caduti in prescrizione i reati di truffa e falso per cui erano state indagate 131 persone in Sardegna, tra allevatori, macellatori, dirigenti del Consorzio di tutela dell'agnello sardo e dell'organismo di controllo di Bonassai. Lo riporta oggi La Nuova Sardegna. Le indagini erano partite nel 2011 con le prime perquisizioni dei carabinieri del nucleo antifrodi di Roma in alcune aziende dell'Isola, che, secondo gli inquirenti, avrebbero spacciato come sarda carne arrivata da altri Paesi. Nel mirino le presunte irregolarità nelle certificazioni degli agnelli Igp e i mancati controlli previsti dalla normativa. Prima gli indagati erano 45, poi nel 2015 sono triplicati. Tutti rinviati a giudizio. Ma dopo una prima sentenza parziale di intervenuta prescrizione per 42 degli imputati, arriva la seconda, ieri, davanti al collegio presieduto da Mauro Pusceddu, quando il giudice ha dichiarato estinti i reati anche per tutti gli altri. Resta l'accusa dell' associazione a delinquere, subentrata in una seconda parte dell'indagine, ma l'udienza è stata rinviata a dicembre del 2020 e per quella data saranno decorsi i termini di prescrizione anche per questo reato.
Truffa degli agnelli taroccati: nessun colpevole, tutti prescritti
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