CAGLIARI. Portovesme Srl. Una delle società del polo industriale di Portoscuso, unica produttrice di zinco e piombo in Italia. È qui che Matteo Salvini, in visita da vicepremier, aveva fatto la prima (grande) promessa. “Con quota 100 andranno in pensione 150 operai e altrettanti giovani saranno assunti”. Era febbraio, periodo di piena campagna elettorale per le regionali in Sardegna, e la sua dichiarazione, andata in onda sul programma di rete 4, Quarta Repubblica, aveva colpito tanti giovani in attesa di occupazione ed era rimbalzata su tutte le tv nazionali. Per l’occasione - nel tour conclusivo nell'Isola - Salvini aveva sfoggiato la giacca catarifrangente di fronte a una platea di operai: accanto aveva Christian Solinas, che pochi giorni dopo sarebbe diventato il presidente della Sardegna.
Passati circa 8 mesi, con un governo nuovo che non lo vede più protagonista e un braccio di ferro tra Pd e 5S per tenere o meno la misura, la promessa ritorna a galla. Stavolta Salvini la rilancia - con una proporzione leggermente rivista - nel tanto atteso duello televisivo contro Renzi a Porta a Porta. Ora i "150 nuovi assunti" sono diventati "100", sempre su 150 pensionamenti.
E il leader della Lega, convinto delle sue affermazioni, invita il conduttore Bruno Vespa a “mandare le telecamere alla Portovesme”, così da verificare “se avrà ragione Salvini - dice l’ex vicepremier - o meno”. Su Twitter, alla sua dichiarazione, si è scatenata la polemica: “Continua a dire falsità”, lo accusano gli utenti, “Un’altra balla clamorosa”.
Dove sta allora la verità? Nel servizio il fact-checking con l'intervista al segretario Filctem Cgil Tore Cappai.