CAGLIARI. Dieci indagati a febbraio, subito dopo le proteste. Altri alcuni mesi dopo. Gli ultimi, ad agosto, per il reato di "blocco stradale". Mentre si attende ancora la svolta definitiva nella vertenza, i pastori continuano a fare i conti con denunce e indagini sulle manifestazioni scoppiate nelle strade della Sardegna per il prezzo del latte. A difenderli c'è un team di avvocati, dell'associazione Libertade, che lancia ora una campagna informativa sul caso.
"Bisogna far conoscere a tutta la popolazione e non solo ai pastori quali sono i propri diritti fondamentali - spiega l'avvocato Giulia Lai - quello di manifestare il proprio dissenso è uno di questi e va tutelato". In centinaia sarebbero ancora nei guai, specialmente nella zona di Lula e Budoni, per le proteste di sei mesi fa: "Ci siamo attivati subito per difenderli legalmente ma anche per dare una corretta informazione della protesta, che altro non era che una manifestazione pacifica", commenta il legale. "Oggi ci troviamo in una situazione grave - aggiunge Lai - con anche alcuni cittadini comuni colpiti da provvedimenti giudiziari: è necessario che le persone sappiano".