CAGLIARI. Poggio dei Pini (Capoterra), 22 ottobre 2008, data della tragica alluvione. Cagliari, piazza del Carmine, sede del Tar Sardegna, 28 luglio 2017: data della pubblicazione della sentenza che sancisce il pasticcio della diga che dovrebbe garantire la mitigazione del rischio idrogeologico. Tutto sbagliato, tutto da rifare: è arrivato un nuovo blocco per l'appalto per la progettazione e realizzazione dell'infrastruttura attesa da tutti i residenti della zona. Il primo stop risale al 25 ottobre del 2016, quando il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale aveva annullato in autotutela l'iniziale aggiudicazione. Ora il nuovo problema. E chissà quando arriverà il risultato finale.
"In data 22 ottobre 2008 una tragica alluvione aveva colpito la zona di Capoterra, creando l’esigenza di realizzare alcuni interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, tra cui la messa a norma e in sicurezza della diga sita in loc. Poggio dei Pini", si legge nella sentenza. Il commissario straordinario per l'emergenza aveva affidato la gestione della questione diga al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, che aveva indetto la gara il 22 dicembre 2014 (ed erano già passati più di sei anni). Importo a base d'asta: 3 milioni e 260 mila euro. Alla gara, si legge, "avevano partecipato undici operatori economici, tra cui la Energy + s.r.l. (prima classificata), il Rti tra l’Impresa Puddu Antonio s.r.l. e l’Industria Costruzioni s.r.l. (secondo) e il Consorzio fra le Cooperative di produzione e lavoro Cons. Coop. soc. coop., Frida Costruzioni s.r.l. e Edicor s.r.l. (terzo).
Ma questo primo verdetto era stato impugnato dall'impresa Puddu, che aveva fatto emergere un preventivo non veritiero della vincitrice. Così a ottobre 2016 il Consorzio aveva fatto retromarcia e annullato l'aggiudicazione. Scorrendo la graduatoria però aveva deciso di tagliare fuori anche Puddu perché, era la tesi, il gruppo di progettisti non avrebbe avuto i requisiti per partecipare a una gara per la realizzazione di un'opera così complessa. Tutti davanti al Tar, di nuovo. Che ha deciso: lo studio di progettisti aveva e ha i titoli, Puddu può mettere su carta la diga e poi realizzarla. Il tempo scorre, tra qualche mese saranno trascorsi nove anni dalla tragedia. E la nuova diga non c'è ancora. Mentre gli imputati per il disastro sono stati tutti assolti nei giorni scorsi.