SANTA TERESA DI GALLURA. Le scuse non sono servite. Inutili anche gli appelli degli albergatori e le petizioni online: il Comune di Santa Tersa di Gallura ha deciso di sospendere ogni sostegno al Festival "Musica sulle bocche". Lo stop dopo 18 edizioni arriva a seguito della frase, considerata antisemita, con la quale il direttore artistico Enzo Favata aveva respinto la candidatura per la partecipazione alla rassegna avanzata dal musicista israeliano Eyal Lerner. Una proposta arrivata fuori tempo massimo alla quale Favata aveva comunque risposto: "La politica di 'Musica sulle Bocche' boicotta qualsiasi artista israeliano o sionista". Aveva seguito una pioggia di polemiche, lo stesso direttore artistico aveva provato a riparare con una missiva di scuse. Ma non è stato sufficiente: l'amministrazione comunale guidata da Stefano Pisciottu con una nota annuncia la sospensione del festival.
"Tanti sono i messaggi, le lettere e i commenti che portano la giunta a sospendere qualsiasi atto che riguardi Musica sulle Bocche, in attesa di ulteriori sviluppi. La discussione è stata portata all'interno dell'intera maggioranza e successivamente del Consiglio comunale, aperto anche agli interventi dei cittadini, dove anche i consiglieri di minoranza hanno condannato fermamente le parole di Favata", è scritto nel documento. Il tentativo successivo di Favata viene definito "goffo": "Parlando in qualità di direttore artistico del nostro festival deve prendersi la responsabilità delle sue affermazioni e le conseguenze che ne sono scaturite. Oltre l'aspetto etico che delinea una grave emarginazione nei confronti di artisti israeliani, ha intaccato l'immagine di una delle località turistiche più rinomate nel Mediterraneo, immagine per la quale si investono risorse pubbliche e private importanti", dicono dal Comune. "Capiamo che questa sofferta decisione non sia condivisa da tutti, per il timore di perdere un importante evento culturale, ma non prendere nessuna decisione significava sottoscrivere quelle parole ignobili e siamo convinti che qualsiasi amministrazione avrebbe difeso l'interesse generale e collettivo del proprio paese in simili circostanze".
L'associazione albergatori locale aveva chiesto che si passasse sopra all'episodio. "L'associazione Abergatori di S. Teresa", recitava anche in questo caso una nota, " in merito alla possibilità che dopo 18 anni venga soppresso il Festival Musica sulle Bocche, vuole esprimere al Comune la volontà e il forte desiderio che gli organi competenti e il direttore artistico del Festival trovino una soluzione comune e condivisa affinché ci siano i presupposti che portino a una soluzione costruttiva e positiva della vicenda.
Siamo ben consapevoli dell'attenzione mediatica a cui il nostro paese è sottoposto in questa triste vicenda, ma prese in considerazione le scuse ufficiali del direttore artistico, le varie proposte da lui presentate atte a ricomporre un filo di comunicazione tra le parti, tra cui l'invito dell'artista escluso e alla dichiarazione dell' UNAR (ufficio nazionale discriminazioni razziali) che, con un comunicato ufficiale, asserisce che non vi è stata discriminazione, crediamo che la situazione vada gestita da chi di dovere con uno spirito di collaborazione costruttivo e non come giudice irremovibile".
Frasi antisemite, il Comune sospende il festival "Musica sulle bocche"
- Redazione
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