CAGLIARI. Errori nell'adesione tecniche alle liste. È questo il motivo del primo ricorso presentato al Tar contro le elezioni regionali del 24 febbraio, scattato a soli cinque giorni dalla convocazione ufficiale del Consiglio, prevista per giovedì prossimo. Nel mirino - secondo quanto riporta oggi La Nuova Sardegna - ci sono dieci consiglieri eletti rispettivamente in quattro liste diverse (Lega, Sardegna civica ed Energia per l'Italia, nel centrodestra, e Sardegna in comune, nel centrosinistra), che quindi rischierebbero l'esclusione. Lo hanno presentato l'assessore comunale di Cagliari Marzia Cilloccu, che non è stata eletta, e gli uscenti dei Cristiano popolari socialisti Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta. La contestazione sulla mancata raccolta di firme riguarderebbe quattro casi sospetti in particolare: Paolo Luigi Dessì, presentato con il Psd'Az ma che aveva firmato con la Lega, Gianni Lampis tra Fratelli d'Italia ed Energie per l'Italia, Marco Tedde tra la candidatura con Forza Italia e l'adesione a Sardegna civica, e Valerio Meloni, eletto con il Pd ma anche sostenitore di Sardegna in comune.
Sarà il Tar a pronunciarsi tra due settimane sulla richiesta presentata con il ricorso, che spingerebbe verso l'annullamento delle elezioni regionali o quantomeno l'esclusione dalla ripartizione dei seggi di quelle liste indicate come sospette. E in quel caso gli equilibri potrebbero iniziare a vacillare.