CAGLIARI. "Temiamo che Salvini voglia proporre una corsia preferenziale per il deposito di scorie in Sardegna". La denuncia non arriva da un "ambientalista qualunque". O da qualcuno pronto a salire sulle barricate davanti a ogni minimo indizio che indica l'Isola come pattumiera nucleare di Stato. Queste sono parole di Davide Crippa, Movimento 5 Stelle, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico. Quel ministero, cioè, competente assieme all'Ambiente per l'individuazione del sito che dovrà ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.
Una dichiarazione, quella di Crippa, postata su Facebook il 23 febbraio, il giorno prima delle elezioni in Sardegna, quando il leader della Lega portava avanti la sua campagna elettorale per sostenere il (poi) vincitore Christian Solinas: da Cagliari aveva parlato proprio di nucleare, sostenendo che non si possa dire sempre no. Poteva essere un tentativo di screditare l'avversario (in quella fase), quindi. Ma quelle dichiarazioni sulle presunte intenzioni dell'alleato di governo sono rimaste.
Scriveva Crippa: "Visto che ormai tutti i Paesi stanno cessando qualsiasi iniziativa di potenziamento della produzione di energia da nucleare a causa dei grossi e mai risolti problemi di gestione delle scorie e di sicurezza degli impianti (vedi Fukushima) e che ovunque si parla di chiusura e di programmazione di chiusura, temiamo che Salvini voglia proporre una corsia preferenziale per il deposito di scorie in Sardegna.
La discussione sul sito del deposito deve essere ragionata e basata su costi e fattibilità, partendo da una discussione con i territori.
Reputo la Sardegna fuori dai siti idonei anche solo valutando le difficoltà logistiche per il trasporto dei rifiuti nucleari
La discussione sul sito del deposito deve essere ragionata e basata su costi e fattibilità partendo da una discussione con i territori. Non un discorso di pancia ma di cervello".Il post era passato inosservato. Ma nei giorni scorsi sono stati aggiornati i criteri della Cnapi, la carta nazionale dei siti potenzialmente idonei ad ospitare le scorie: sono stati esclusi tutti i luoghi a pericolosità sismica 2, cioè quelli nei quali si possono verificare del forti terremoti. Ovviamente la Sardegna non è tra questi.
E a tirare fuori il messaggio di Crippa è Mauro Pili: "In qualsiasi altro Stato, e anche in qualsiasi altra regione, queste affermazioni, così gravi avrebbero scatenato, giustamente, il finimondo", attacca l'ex deputato, "Crippa, non è uno qualunque, è il delegato del governo a seguire la questione del deposito unico delle scorie nucleari. Per quale motivo queste affermazioni così rilevanti sono coperte dal silenzio di tutti, a partire dalla vergognosa complicità di parlamentari e forze politiche, nessuna esclusa".
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa sembrava aver escluso la possibilità della realizzazione del deposito in Sardegna: troppi costi e rischi per i trasporto delle scorie via mare, aveva sostenuto. Ma Crippa sembra pensarla diversamente.
Il sottosegretario M5S: "Deposito delle scorie, temiamo che Salvini lo voglia in Sardegna"
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