IL PIANO. Un residence con 96 camere e 200 posti letto, un altro edificio di 3000 metri cubi destinato a uffici, 89.100 metri cubi di attività commerciali e un autonoleggio da 4200 metri cubi. Si chiama lottizzazione Thanit e tre società - Spes Srl, Mitosi Srl e Aces Srl - vogliono realizzarla a un passo dall'aeroporto di Elmas, su un'area di circa sette ettari tra la rotonda all'ingresso dello scalo, la ferrovia e il tapis roulant che collega il Mario Mameli alla stazione delle Ferrovie. A pochi metri ci sono i capannoni delle Ex Fas, già oggetto di un altro maxi piano immobiliare.
L'operazione Thanit viene alla luce con la richiesta di sottoposizione a eventuale valutazione di impatto ambientale, depositata ieri negli uffici dell'assessorato all'Ambiente. Camere da letto, parcheggi, ristoranti, bar, uffici: tutto dove adesso c'è una ex porcilaia e una piccola struttura per l'allevamento delle galline. "La realizzazione del piano di lottizzazione", si legge nei documenti depositati in via Roma, "rinnoverà il contesto architettonico dell'area comunale. La realizzazione del piano di lottizzazione, rinnoverà il contesto architettonico dell'area comunale,fornendo contestualmente servizi essenziali per lo sviluppo turistico e commerciale in particolar modo pertutta l'area aeroportuale in un'ottica di sinergica integrazione con esso". In Municipio a Elmas sono informati dell'operazione.
Resta, come sempre, il vaglio dell'Enac, ente nazionale per l'aviazione civile che aveva bloccato la realizzazione dello stadio pensato da Massimo Cellino a Santa Caterina: era violato, secondo l'Enac, il vincolo della distanza minima di un chilometro dalla pista dettato per ragioni di sicurezza. Per Thanit i progettisti scrivono che il vincolo è rispettato: "La lottizzazione rispetta ampiamente tale prescrizione, prevedendo la realizzazione di strutture ricettivo/commerciali ad affollamento non elevato". La parola adesso è al Savi, servizio valutazioni ambientali della Regione.