SAMATZAI. Si è addormentato come ogni sera nella sua camera, a Samatzai, dove si era trasferito pochi mesi fa per un nuovo lavoro. Forse faceva troppo freddo in quella stanza, così poco prima di mettersi a letto ha acceso un braciere.
Ma da quel momento non si è più svegliato. Suleyman Sambou, ventiquattrenne originario del Senegal, è rimasto intossicato dal monossido di carbonio inalato mercoledì notte e ora è in gravissime condizioni, ricoverato al Marino di Cagliari in coma farmacologico.
A dare l'allarme i suoi coinquilini, che dormivano in camere separate: ieri mattina sono andati a svegliarlo per andare a lavorare ma lo hanno trovato svenuto, con un parte del corpo bruciata dalle fiamme. Suleyman, ex attaccante dell'Aritzo Calcio ora al Samassi, era arrivato in Sardegna nel 2014, a bordo di un barcone, insieme a tanti altri migranti che come lui cercano una vita nuova nell'Isola.
Dal primo momento si era fatto voler bene da tutti. Ora il dirigente dell'Aritzo Giuseppe Pili e i suoi ex compagni di squadra pregano perché si risvegli da quello che per tutti sembra essere un brutto incubo: "Forza Sulley, siamo con te".