CAGLIARI. Tutti rinviati a giudizio i presunti responsabili del raggiro ai danni della Caritas (e dei donatori) sui vestiti destinati ai poveri ma raccolti e destinati alle bancarelle di Napoli. Su richiesta del Pm della Dda Guido Pani andranno a processo il responsabile dei servizi di approvvigionamento e logistica della Caritas cagliaritana Andrea Nicolotti, i titolari della Eurofrip di Guarino a Casoria Giampiero Cesarini e la moglie Rosa Contiello e l'imprenditore Guido Afflitto, titolare della Sarda recupero tessili con sede a Monastir. Le accuse vanno dal traffico illegale di rifiuti al concorso in truffa ai danni della Caritas.
L'inchiesta era partita da un esposto anonimo: a gennaio del 2016 era stato sequestrato un semirimorchio in partenza da Cagliari per Napoli, carico di abbigliamento - una decina di tonnellate - che la società campana Eurofrip aveva raccolto in giro per la Sardegna per conto della Caritas. Gli uomini della Forestale avevano ricostruito il tragitto dei vestiti scoprendo che in buona parte non erano neppure passati per i magazzini della Caritas, per poi essere destinati a extracomunitari, migranti e persone indigenti, ma sarebbero stati spediti direttamente alla volta di Napoli e su altri mercati, non solo italiani.
Secondo gli inquirenti il giro era stato messo in piedi da tempo e funzionava. Fino alla scoperta. Ora sarà un processo a stabilire se ci sono delle responsabilità.
Cagliari, truffa dei vestiti Caritas: tutti a processo
- Redazione
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