CAGLIARI. Oltre 6000 dipendenti regionali e un’ipotesi di contratto con aumenti reali tra i 5 e i 10 euro lordi all’anno. “È il peggior contratto della storia del nostro comparto”. Così i dirigenti di Cisl-Fp, Fendres-Safor e Siad commentano la proposta avanzata dal Coran (l’organo di contrattazione della giunta regionale) che ha spaccato in due i sindacati. Il 6 giugno la firma da parte di Fp-Cgil, Uil-Fpl, Saf, Sadirs. Ma i lavoratori non ci stanno e propongono un referendum.
“Ci siamo trovati di fronte a un’impalcatura che non risponde alle esigenze dei lavoratori: gli aumenti proposti sono irrisori”, ha dichiarato Alvando Melis, segretario regionale del Si.a.d. (Sindacato autonomo dipendenti). “Nessuno si arricchirà con 20 o 30 euro in più. Per noi rimane una questione di dignità”, hanno denunciato i lavoratori. Così le sigle contrarie all’accordo si preparano a indire un referendum tra i dipendenti per iniziare una lotta contro il Coran.