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CAGLIARI. L’eliminazione degli incroci a raso sulla Statale 130 è più vicina. Il Ministero dell’Ambiente, direzione generale Valutazioni ambientali, congiuntamente al Ministero della Cultura, direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio, ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto definitivo “S.S. 130 Iglesiente” per l’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu dal km 3+000 al 15+600. Ma se sulle statali le notizie sono positive, da quanto si apprende dalla Regione, la situazione è pessima quando si parla delle strade provinciali sarde. "Il taglio del 50% dei fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali in Sardegna è l’ennesimo schiaffo da parte del Governo Meloni", si legge in un'altra nota della presidente Todde. "Una scelta grave e miope a cui risponderemo. È un atto che penalizza duramente la nostra isola. Ridurre da 51 a 27 milioni le risorse tra il 2025 e il 2028 significa mettere a rischio la sicurezza di chi ogni giorno percorre migliaia di chilometri di strade secondarie: lavoratori, studenti, mezzi di soccorso e chiunque abbia necessità di muoversi da un comune all’altro".
La 130
“La Valutazione d’impatto ambientale (Via) del Mase è l’atto che consente di avere tempi più certi e di stabilire un cronoprogramma e delle procedure per l’avvio dell’opera – evidenzia l’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu - abbiamo impresso un’accelerata all’iter istruttorio ministeriale perché quest’opera non può più aspettare. Ora con la Via si può procedere senza ulteriori rinvii. Questa strada ha segnato troppe croci e abbiamo il dovere di mettere in atto ogni azione possibile per restituire sicurezza a quel tratto e ora finalmente possiamo concretizzare il progetto”.
L’intervento interessa complessivamente circa 10 km del suo tracciato, nei comuni di Elmas, Assemini e Decimomannu. La SS 130 collega il capoluogo sardo con Iglesias, inizia da Cagliari, a nord della città, e scorre per i primi chilometri in direzione nord, passando a fianco dell'aeroporto di Cagliari-Elmas. La strada in oggetto è attualmente classificata come extraurbana secondaria, con due corsie per senso di marcia. Gli interventi hanno l'obiettivo di migliorare le condizioni di percorribilità e implementare il livello di sicurezza, nel tratto compreso tra il bivio di Elmas sud ed il bivio di Decimomannu. L'azione di miglioramento prevede l'eliminazione delle intersezioni a raso che comportano la realizzazione di svincoli a livelli sfalsati (realizzazione di uno svicolo ad Elmas, due svincoli ad Assemini ed uno svicolo a Decimomannu), l'adeguamento della sede stradale, sempre a due corsie per senso di marcia, la realizzazione di strade complanari a servizio della viabilità locale, oltre a opere idrauliche ed ulteriori opere complementari.
Soddisfazione da parte delle sindache di Elmas e Decimomannu e del primo cittadino di Assemini..
Per la realizzazione dell’intera opera infrastrutturale è stato stimato un tempo pari a 4 anni per i lavori, corrispondenti a 1460 giorni, oltre al tempo necessario per le fasi amministrative e autorizzative preliminari, stimato in un ulteriore anno. “Avvierò, come promesso, nei prossimi mesi una fase di condivisione e ascolto dei territori, i comuni e i comitati coinvolti dall’opera – precisa Piu – credo sia un passaggio importante per permettere alle cittadine e ai cittadini di conoscere il progetto negli aspetti che li riguardano più da vicino”.
Provinciali sarde
Molto diversa la situazione delle provinciali. "Una scelta grave e miope a cui risponderemo. È un atto che penalizza duramente la nostra isola. Ridurre da 51 a 27 milioni le risorse tra il 2025 e il 2028 significa mettere a rischio la sicurezza di chi ogni giorno percorre migliaia di chilometri di strade secondarie: lavoratori, studenti, mezzi di soccorso e chiunque abbia necessità di muoversi da un comune all’altro", si legge nella nota della presidente Alessandra Todde.
"È inaccettabile che, mentre si finanziano opere faraoniche dal dubbio impatto, la Sardegna venga lasciata indietro. Così come è inaccettabile che la Regione debba nuovamente colmare le mancanze del Governo, come è successo di recente per il Fondo Unico per gli Enti Locali, che la Giunta ha aumentato per compensare i tagli di Roma. Dovremo sostituirci ancora una volta ad un Governo che sceglie di voltare le spalle a chi vive in territori periferici. Non chiediamo privilegi, pretendiamo equità e il rispetto di tutti i cittadini, anche quelli che vivono distanti dai maggiori centri urbani".