Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. "È un giorno importante, uno di quei giorni che fanno storia, uno di quelli in cui le lacrime scorrono libere e felici. Perché oggi, in Italia, è cambiato qualcosa di grande". Azzurra e Giorgia, di cui vi avevamo parlato qui, oggi festeggiano la storica sentenza della Corte Costituzionale sul via libera al riconoscimento dei figli di due donne nati da procreazione medicalmente assistita.
I giudici, nel dettaglio, hanno dichiarato incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita (pma), legittimamente praticata all'estero.
Un chiarimento atteso da tempo per i bimbi con due mamme. E le due giovani di Sestu, in attesa della loro Carlotta Raquel, esultano: "Oggi è stato detto, finalmente e con voce ferma, che tu potrai essere riconosciuta come figlia di entrambe le tue mamme: la tua mamma cuore e la tua mamma pancia. Senza più dover passare per un giudice, senza più attese, senza più dover spiegare e giustificare l’evidenza dell’amore e della cura. Tu nascerai con due mamme, riconosciute dalla legge, così come sei sempre stata riconosciuta dal nostro amore. Tu sei un miracolo anche in questo. Perché sei voluta nascere nel tempo della giustizia. Sei arrivata portando un sorriso, un segno, una bandiera: quella dell’uguaglianza, della dignità, della verità".
Azzurra era pronta alla battaglia nei tribunali per ottenere che anche Giorgia, sua moglie, fosse riconosciuta anche legalmente come madre della loro piccola. Oggi però le cose sono cambiate. "Basta ministri che dicono che le nostre famiglie non dovrebbero esistere", attaccano, "Basta diritti negati. Basta propaganda sulla pelle dei nostri amori. Oggi le coppie di mamme avranno pieni diritti. E tu, amore nostro, sarai figlia di due mamme fin dal primo respiro".
"Questa sentenza dice al mondo che la genitorialità non si misura con il genere, ma con l’amore e la responsabilità. Che nessuna legge oscurantista può spegnere la verità di una famiglia. E che ogni bambina, come te, ha diritto a essere riconosciuta per ciò che è: figlia di due genitori che l’hanno scelta, voluta, amata ancor prima che nascesse".