QUARTU. L'ordinanza che regolava la movida nei locali del Poetto quartese era ilegittima. Per questo il sindaco Stefano Delunas l'ha annullata. Un pasticcio quello che si è consumato in pochi giorni negli uffici comunali di via Eligio Porcu. Il giorno successivo al misterioso incendio che ha devastato l'Oasi 7 Vizi (vicenda che risale alla notte fra il 31 maggio e il primo giugno, sulla quel potrebbe a breve emergere delle novità), il primo cittadino aveva annunciato: "Entro questo weekend emetterò un'ordinanza che farà ordine nella vita notturna del litorale". Quel fine settimana è passato invano, e anche i giorni successivi. Fino al 9 giugno, quando Delunas ha dato il giro di vite: stop alla musica all'una, non saranno tollerate discoteche abusive sul mare. Sembrava la svolta, auspicata da molti quartesi esasperati dai bassi che riecheggiavano fino all'alba e osteggiata dai titolari delle concessioni. Nemmeno il tempo di testare la validità del provvedimento che ieri è arrivato il dietrofront: ordinanza annullata. Oggi si conoscono le motivazioni: il segretario generale del Comune di Quartu "ha eccepito alcuni profili di illegittimità", si legge nella ordinanza che imprime la clamorosa retromarcia, "in particolare sull'assenza di istruttoria". In sintesi: mancava il parere di regolarità tecnica sull'atto e l'ordinanza di Delunas "è stata adottata in totale difformità dalle procedure indicate". Un buco nell'acqua, che rischia di avere pesanti strascichi, non solo politici.
NEL VIDEO L'INTERVISTA DI STEFANO DELUNAS SULL'ORDINANZA CHE ERA STATA APPENA FIRMATA