GENOVA. Si cercano ancora eventuali dispersi sotto le macerie - con poche speranze di trovare qualcuno vivo, purtroppo - e già la polemica s'infiamma sul denaro.
La holding che controlla la società Autostrade questa mattina, in risposta alla decisione del governo di revocare la concessione dopo il disastro di Genova (qui la notizia), ha diramato una nota nella quale "osserva che tale annuncio è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell'accaduto. Pur considerando che anche nell'ipotesi di revoca o decadenza della concessione - secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate - spetta comunque alla concessionaria - prosegue il comunicato - il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili, le modalità. di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della Società. Atlantia pertanto continuerà a supportare la controllata Autostrade per l'Italia nelle interlocuzioni con le Istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato".
Insomma, un presa di posizione sul piano economico, mentre è ancora caldo il sangue delle vittime. Una comunicazione che innesca la rabbia del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Atlantia (Autostrade)", scrive, "riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli Italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova. Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro, che devono pagare. Il resto non ci interessa".