CAGLIARI. Un primo tempo pessimo, una ripresa di cuore e nervi con il primo gol di Pavoletti, tanta voglia di lottare ma ancora una volta è arrivata la sconfitta. Il terzo ko casalingo in quattro gare, il sesto in otto match per un Cagliari che non riesce a scrollarsi di dosso il momento negativo. Il Genoa di Juric porta a casa l’intera posta, grazie al 2-3 griffato Galabinov, Taarabt e Rigoni. Per i rossoblù di casa a segno Pavoletti e Joao Pedro su rigore, decretato dopo l’intervento del Var. Tanto da rivedere in casa Cagliari, con un Van der Wiel ancora palesemente indietro di condizione e un’idea di gioco del tutto assente.
Rastelli - fischiato dal pubblico al momento della presentazione delle squadre - dà fiducia a Romagna come partner di Pisacane e sceglie finalmente Van der Wiel come terzino destro, con Padoin spostato sull’altro fronte. Per il resto formazione tipo, con Farias partner offensivo del grande ex Pavoletti. Juric punta su un 3-5-2 camaleontico, con Laxalt pronto a sdoppiarsi nel ruolo di esterno di centrocampo e di attacco, a seconda della fase di gioco. Dopo pochi minuti già si intuisce il tipo di partita: Genoa attento e propositivo, Cagliari pigro e indolente. Tanto che all’ottavo minuto ecco il vantaggio ospite: palla persa a centrocampo recuperata da Veloso, taglio dentro di Taarabt per Galabinov che approfitta della dormita di Van der Wiel e Romagna e, una volta in area, la piazza comoda sul secondo palo. La reazione del Cagliari è rabbiosa: al 10’ corner di Cigarini dalla destra, bella volée di piatto di Pisacane, ma Perin è attento. È però il Genoa a sfiorare il raddoppio, ancora una volta sull’asse Taarabt-Galabinov, ma sul taglio del marocchino il mancino del bulgaro finisce a lato di un paio di metri. Il Cagliari si innervosisce, iniziando a battibeccare con l’arbitro Massa a ogni fischio controverso: il giallo a Barella per un brutto fallo su Rigoni è la prova del momento poco sereno. Lo stesso numero 18 è pericoloso con un destro dal limite al 22’, con Perin che devia in corner. Poco prima della mezz’ora ancora la coppia Taarabt-Galabinov protagonista: ennesimo taglio dell’ex Milan per il centravanti bulgaro, ma il suo sinistro è ben respinto da Cragno. Van der Wiel fa una fatica esagerata a contenere Laxalt, così come Romagna è in affanno con Galabinov. Cragno è miracoloso al 31’ sull’incornata a colpo sicuro di Zukanovic, mentre sulla ripartenza Pavoletti rimedia un giallo per proteste, comminato da un mediocre Massa. Il raddoppio genoano arriva, puntuale, al 35’: contropiede da manuale finalizzato da Taarabt, dopo il triangolo (con tanto di colpo di tacco) con Rigoni al centro dell’area. Il sinistro del marocchino è chirurgico, a vanificare il tuffo di Cragno. Il tiro di Cigarini al 42’ è la prima vera occasione per i rossoblù di casa, ma il destro del regista ex Samp è largo.
L’avvio di ripresa è indicativo delle intenzioni di Rastelli: fuori Van der Wiel per Faragò, Barella e Ionita si scambiano la posizione e Pavoletti che finalmente trova la prima rete in rossoblù, su assist proprio dell’ex Novara, al 48’. Due minuti dopo è Joao Pedro a sfiorare il clamoroso pareggio, con un destro dal limite che sfiora il palo destro di Perin. Al 55’ è ancora il brasiliano pericoloso, su servizio di Pavoletti, ma il suo sinistro è preciso ma debole, per la deviazione laterale del portiere ospite. Poco dopo l’ora di gioco è ancora Cragno a tenere in partita il Cagliari con una parata di piede sul tiro ravvicinato di Galabinov, un minuto prima di lasciare il posto al rientrante Rafael, per un problema alla caviglia. È ancora il Genoa pericoloso nella fase centrale del secondo tempo, come al 66’ quando Laxalt si divora il terzo gol con un sinistro potente ma ampiamente fuori. I rossoblù di Rastelli provano a farsi nuovamente vivi dalle parti di Perin, ma il colpo di testa di Ionita su cross di Pisacane non trova la deviazione di Pavoletti. Ma al 75’ è Rigoni, sull’ennesimo corner di Veloso, a punire di testa un incolpevole Rafael, disturbato dal traffico in area. Ma la partita è lungi dall’essere chiusa: al 78’ tocco di mani di Rosi in area genoana, Massa consulta il Var e assegna il penalty al Cagliari, che Joao Pedro trasforma spiazzando Perin. Ma l’abbrivio del gol segnato non riesce a svegliare Sau e compagni, che rischiano di subire il quarto gol all’88’ con il palo di Laxalt, seguito dal miracolo di Rafael sulla botta a centro area di Galabinov. I quattro minuti di recupero non cambiano la sostanza, col Cagliari che esce sconfitto - meritatamente - per l’ennesima volta dalle mura amiche. E il prossimo impegno, a Roma contro la lanciatissima Lazio, non alimenta sicuramente grandi aspettative.