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Nave italiana salva 66 migranti, affidati alla Guardia costiera: "Equipaggio in pericolo"

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ROMA. È scontro nel governo sulla questione migranti. A creare il nuovo caso, il recupero di una sessantina di persone da parte della nave Vos Thalassa, un rimorchiatore battente bandiera italiana alservizio delle piattaforme petrolifere, intervenuta ieri in acque libiche. Dopo il divieto di attracco in Italia, arrivato dal ministero dell'Interno, I 66 migranti salvati sono stati poi trasbordati sulla nave della Guardia costiera Diciotti "che pure era più lontana dei libici che stavano entrando in azione", hanno fatto sapere fonti del Viminale. Che ribadiscono la "linea" di Matteo Salvini, della quale sono stati informati "oltre al premier Conte, anche il vicepremier Luigi Di Maio, e il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli". Eccola: "La Guardia costiera italiana non può sostituirsi a quella libica, soprattutto se i colleghi africani sono già entrati in azione".

Il ministro M5S Toninelli ha però spiegato i motivi dell'intervento della Guardia costiera italiana: un presunto ammutinamento a bordo contro l'equipaggio della Vos Thalassa alla notizia dell'arrivo della marina libica. "Orgoglioso della Guardia Costiera italiana - ha scritto Toninelli su Twitter - che con la nave Diciotti ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l'equipaggio dell'incrociatore italiano Vos Thalassa. Ora avanti con indagini per punire i facinorosi".