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Le famiglie sarde spendono più per il cibo, meno per i vestiti: ecco i dati stat

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CAGLIARI. La famiglia sarda tipo spende 1.844 euro al mese: più cibo, meno abbigliamento. A dirlo è l'Istat che pubblica il report conclusivo riferito al 2017 sulla spesa mensile delle famiglie italiane, suddiviso per regione. Tra Nord e Sud c'è un gap di circa 800 euro e le distanze aumentano sempre di più anche tra famiglie ricche e povere: le spese dei più abbienti sono almeno 5 volte tanto quelle dei più poveri. E sulla Sardegna alcuni dati sono particolarmente indicativi.

Le famiglie sarde spendono di più per i consumi delle abitazioni, acqua, gas, elettricità (758 euro) e per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (441 euro). È però la regione italiana che spende meno in assoluto per l'acquisto di abbigliamento e calzature (82 euro al mese, contro i 115 dei siciliani e i 193 dei valdostani).  I livelli più elevati - riporta l'Istat - si registrano nel Nord (2.875 euro nel Nord-ovest e 2.844 nel Nord-est), seguono il Centro (2.679 euro), il Sud (2.071 euro) e le Isole (1.983 euro).

Nel Nord-ovest si spendono mediamente, in termini assoluti, quasi 900 euro in più che nelle Isole, il 45,0% in più in termini relativi. Rispetto al 17,8% di media nazionale, la quota per la spesa alimentare è il 22,5% nel Sud e il 21,6% nelle Isole, e ha il valore minimo nel Nord-est (15,7%; nel Nord-ovest è il 16,5% e nel Centro il 16,9%). "Come noto e già documentato in passato - si legge nel report -  nelle spese delle famiglie con minori disponibilità economiche, come mediamente nel Sud e nelle Isole, pesano di più quelle destinate al soddisfacimento dei bisogni primari, quali appunto quelle per i beni alimentari".