ROMA. "I figli della borghesia tutti bravi ragazzi". Poche parole - accompagnate dal doppio hashtag #aiutamiadire #classismo2018 - quelle utilizzate da Michela Murgia per condannare con un tweet tanto sintetico quanto caustico le affermazioni riportate dal collega scrittore Michele Serra nella sua Amaca di ieri su Repubblica.
I figli della borghesia tutti bravi ragazzi. #aiutamiadire #classismo2018 pic.twitter.com/JUHhuYq0GE
— Michela Murgia (@KelleddaMurgia) 21 aprile 2018
Commentando gli episodi di bullismo verificatisi nei giorni scorsi in un istituto tecnico di Lucca, Serra era scivolato su un pericoloso parallelismo tra maleducazione e povertà: "Non è nei licei classici o scientifici - scriveva l'autore de Gli sdraiati - è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore, e lo è per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di educazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole è direttamente proporzionale al ceto sociale". Riflessioni che non hanno mancato di suscitare un vespaio di polemiche e accuse di classismo nei confronti del giornalista, non ultime quelle di Kelledda.