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"Il bullismo nelle scuole? Colpa della povertà": bufera su Michele Serra

ROMA. "I figli della borghesia tutti bravi ragazzi". Poche parole - accompagnate dal doppio hashtag #aiutamiadire #classismo2018 - quelle utilizzate da Michela Murgia per condannare con un tweet tanto sintetico quanto caustico le affermazioni riportate dal collega scrittore Michele Serra nella sua Amaca di ieri su Repubblica.

Commentando gli episodi di bullismo verificatisi nei giorni scorsi in un istituto tecnico di Lucca, Serra era scivolato su un pericoloso parallelismo tra maleducazione e povertà: "Non è nei licei classici o scientifici - scriveva l'autore de Gli sdraiati - è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore, e lo è per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di educazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole è direttamente proporzionale al ceto sociale". Riflessioni che non hanno mancato di suscitare un vespaio di polemiche e accuse di classismo nei confronti del giornalista, non ultime quelle di Kelledda.