ROMA. Rinviata tra le tensioni, è fissata per oggi alle 18 la riunione del consiglio dei ministri che deciderà come milioni di italiani dovranno trascorrere le festività natalizie. Ma all'ordine del giorno dell'incontro di governo non risulta. Meglio: siccome è certo che i provvedimenti restrittivi verranno adottati stasera, c'è da supporre che le limitazioni alle libertà personali, ulteriori rispetto a quello già in vigore, siano state annoverate tra le "varie ed eventuali" comprese nell'ultimo punto.
Un po' come si fa per le riunioni di condominio, quando uno dei partecipanti un po' litigioso potrebbe pretendere di discutere un argomento spinoso. E di litigi nella maggioranza che governa il paese ce ne sono in abbondanza. Italia Viva di Renzi ha fatto inserire le decisioni anti-Covid per le feste tra i temi della verifica interna dell'esecutivo. Così stasera il provvedimento che varrà dal 23 dicembre (sembra escluso un giro di vite per questo fine settimana) al 3 gennaio (almeno) sarà il frutto di un bilanciamento tra varie posizioni. I renziani non sono per la linea dure. Come Conte, d'altronde. Sono per il massimo rigore gli esponenti Dem, mentre iun Movimento 5 Stelle cerca di stare in equilibrio tra le posizioni.
La linea prevalente, comunque, tenderebbe verso un'Italia zona rossa- quindi con spostamenti vietati anche all'interno del proprio comune - dal 23 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio. Con una deroga per i pranzi festivi: si potrebbe andare massimo in due a casa di stretti congiunti. Ipotesi, comunque, su provvedimenti vari ed eventuali.