La Corte di giustizia Ue in Lussemburgo (Imago Economica)
LUSSEMBURGO. Un risarcimento da 4.800 euro per uno stupro rimasto senza colpevoli è "irrisorio": questa la tesi dei legali di una donna che nel 2005, all'età di 18 anni, era stata sequestrata e abusata all'uscita da una discoteca. I due romeni fermati per la violenza erano però, evasi dagli arresti domiciliari così il reato era rimasto impunito. In casi come questi nei quali l'aggressore rimane sconosciuto, privo di risorse economiche o latitante, secondo una direttiva europea dovrebbe essere lo Stato a garantire un indennizzo "equo e adeguato" alle vittime di reati violenti e intenzionali.
Il problema però, sta nel definire cosa significhi esattamente "equo e adeguato". E a deciderlo adesso sarà la Corte di Giustizia dell'Unione Europea il prossimo due marzo: discuterà la 'causa pilota' intentata contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una causa contro lo Stato, convinto che qualche migliaio di euro possa ristorare la vittima di uno stupro.
Donna stuprata? Per lo Stato bastano 4800 euro di indennizzo: ricorso alla Corte Ue
- Redazione