GENOVA. Oltre 5200 chilometri percorsi sulla rotta di una migrazione senza precedenti: dall'Islanda a Genova. È una scoperta da record quella registrata grazie alla fotoidentificazione dei mammiferi che da qualche settimana hanno deciso di rimanere stanziali nel porto ligure. Si tratterebbe di SN113 "Riptide", SN114 (la femmina con il cucciolo morto) e SN116 "Aquamarin", con SN115 "Dropi", altro individuo che deve essere ancora identificato.
Il gruppo era seguito dal giugno 2014, sono riavvistate nel 2015 e nel 2016 con tutti e 4 gli individui presenti (SN113, SN114, SN115, SN116), come è avvenuto nei due anni precedenti, e nel 2017, quando si sono presentate con un neonato.
I ricercatori di Orca Guardian Iceland comunicano anche che nell'Islanda occidentale non vi è notizia che i gruppi siano stabili negli anni e che gli stessi gruppi siano avvistati nella stessa area all'incirca nello stesso periodo dell'anno. Molti gruppi sembrano seguire un certo modello di migrazione, e in particolare le orche che vengono viste intorno a Snaefellsnes in estate spesso non sono conosciute o avvistate in altre parti dell'Islanda e potrebbero migrare altrove durante l'inverno.
SN113 e i suoi compagni non sono più stati avvistati dopo il 7 luglio 2017. ue anni e mezzo dopo, almeno 3 delle orche foto-identificate si sono presentate a Genova, in Italia, e grazie al monitoraggio effettuato ora si è capita la loro provenienza."Questo apre nuovi scenari per la comprensione, non facile, di cosa stia accadendo e per cercare di gestire al meglio questo caso unico al mondo e ancora in corso", spiegano gli esperti.