CAGLIARI. Tensione in consiglio comunale a Cagliari dopo l’approvazione della Variazione n. 6 al Bilancio di Previsione. Roberto Mura, consigliere di minoranza, ha criticato aspramente la decisione del sindaco Zedda (e della giunta) di cancellare fondi destinati alla riqualificazione di due importanti progetti: le case popolari del quartiere Santa Teresa a Pirri e l’ex cava di Monte Urpinu.
In un lungo intervento pubblicato sui social, Mura ha espresso il suo dissenso. “Con la Variazione 6 al bilancio di previsione, la giunta Zedda cancella le risorse per progettare la riqualificazione delle case popolari nel quartiere di Santa Teresa: ben 3.123.105,00 euro destinati alla riqualificazione del complesso ERP Santa Teresa – piazza dei Carrubi”, ha scritto il consigliere.
Secondo Mura, questa decisione rappresenta un grave passo indietro per il quartiere, che da tempo attende interventi urgenti per il miglioramento delle condizioni abitative. “Quelle case hanno bisogno di un intervento urgentissimo di riqualificazione e con la cancellazione di queste risorse (non sufficienti ma necessarie per avviare il processo) si dovrà ricominciare tutto da capo”.
Mura accusa il Sindaco di rinviare il problema a un intervento della Regione, motivando la decisione con l’assenza di una progettazione preliminare. “Un vero Sindaco non rimane inerme davanti ai problemi ma li affronta cercando delle soluzioni. Purtroppo, l’unica cosa certa è che Santa Teresa dovrà aspettare ancora tanto tempo per avere la riqualificazione che si merita”, ha aggiunto.
Il consigliere di minoranza ha inoltre puntato il dito contro la cancellazione dei fondi destinati alla riqualificazione dell’ex cava di Monte Urpinu, un progetto che, secondo lui, avrebbe potuto trasformare l’area in uno spazio adeguato per eventi culturali di rilevanza nazionale.
“L’operazione che sta compiendo è semplice: toglie i soldi dai progetti urgenti e li riversa sui progetti già in corso per poi prendersi i meriti di chi lo ha preceduto. Noi non staremo a guardare”, ha concluso Mura.