In Sardegna

Turisti cafoni scatenati: 125 chili di sabbia e conchiglie sequestrati questa estate

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CAGLIARI. Nella stagione estiva appena conclusa, la polizia di stato, tramite l’ufficio della polizia di frontiera aerea e marittima di Cagliari, ha sequestrato circa 125 chilogrammi di sabbia, conchiglie e ciottoli sottratti illegalmente dai litorali della Sardegna. In 61 interventi distinti, molti turisti, soprattutto stranieri, sono stati colti con questi "souvenir naturali", violando la legge regionale del 2017, che vieta l’asportazione di materiale senza autorizzazione.

Nonostante le campagne di sensibilizzazione, il numero di infrazioni è cresciuto rispetto agli anni precedenti. Grazie alla collaborazione con il personale della security aeroportuale e portuale, sono stati scoperti numerosi tentativi di esportazione illegale. Tra i casi più rilevanti, tre cittadini stranieri trasportavano grandi quantità di sabbia prelevata dalle spiagge più note dell’isola, come Porto Pino, Piscinas e Cala Domestica, con uno di loro che portava 32 sacchetti di sabbia e un altro 12 bottigliette catalogate con campioni provenienti da spiagge come La Maddalena e Tuerredda.

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I turisti fermati, nella maggior parte dei casi, hanno dichiarato di non conoscere la normativa. Tuttavia, la legge regionale n. 16 del 2017 prevede multe che variano da 500 a 3.000 euro per chi preleva sabbia, conchiglie o ciottoli senza autorizzazione. Queste misure servono a proteggere l’ecosistema delle coste sarde, spesso minacciato dall’asportazione illegale di materiali naturali.