CAGLIARI. Un "Bonus occupazionale e di stabilizzazione del lavoro" per incentivare le imprese sarde ad assumere nuovi lavoratori e a stabilizzare quelli già presenti, con un focus particolare su categorie di persone che affrontano maggiori difficoltà nel mercato del lavoro e che in Sardegna contano 110mila famiglie. Questo l'obiettivo della misura presentata questa mattina in Consiglio regionale dall'assessore del Lavoro Desirè Manca che lo ha definito "un provvedimento fondamentale per il settore lavorativo e a cui la Giunta teneva particolarmente".
Le risorse stanziate ammontano a quasi 42 milioni di euro ripartiti in due linee principali. La prima, per cui l'assessorato ha stanziato 40 milioni di euro di fondi Fse, specifica per bonus assunzionali e di stabilizzazione del lavoro, che prevede incentivi economici per le imprese che assumono nuovi lavoratori o trasformano contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
Gli importi degli incentivi varieranno in base alle retribuzioni lorde mensili e alle condizioni di svantaggio dei lavoratori. La seconda linea, invece, con i restanti 1,7 milioni di euro, dedicata alla formazione.
La gestione del fondo per la formazione è affidata all'Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), che valuterà le istanze delle imprese e concederà gli aiuti. Le categorie beneficiarie includono persone di età superiore ai 50 anni, i "working poor" (coloro che guadagnano meno di 15.500 euro lordi annui), i lavoratori coinvolti in crisi aziendali e i disoccupati di lungo periodo. "Un obiettivo - ha detto l'assessora Manca - è farla diventare un'azione, una riforma strutturale e che duri almeno tutta la legislatura Todde". Entro settembre 2024 arriverà l'avviso di attuazione del Bonus.